Il mesotelioma, in Italia, è l’ottava causa di morte. È un tumore che si origina dalle cellule del mesotelio per effetto delle fibre di amianto.
Placche, ispessimenti pleurici, mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, della tunica vaginale e del testicolo, carcinoma polmonare sono alcune delle patologie che l’Inail riconosce come correlate a questa malattie. Ma l’ONA, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, ha avviato un censimento esteso a tutte le patologie che lo IARC qualifica come correlate e chiede un incontro con l’Inail per l’aggiornamento dell’attuale elenco. Secondo Iarc 2012 (International Agency for Research on Cancer), tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto rientrano anche il cancro alla laringe e alle ovaie, ed, inoltre è stata confermata l’associazione tra esposizione ad amianto e maggiore incidenza di cancro alla laringe, allo stomaco e al colon retto.
“Sulla base delle evidenze scientifiche, e alla luce dell’elaborazione dei dati epidemiologici – ha detto
Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto -, riteniamo che la possibilità di valutazione di un aggiornamento dei riconoscimenti Inail sia doverosa. Ricordiamo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono oltre 107.000 i decessi tra i soli lavoratori italiani per patologie asbesto correlate. Ed è proprio per questo – ha continua l’avvocato – che il nostro obiettivo è quello di far emergere la pericolosità di questa esposizione in toto (riferita anche ad altre patologie, non solo a quelle contemplate nelle tabelle Inail), proprio per riuscire a tutelare i cittadini nel modo più integro possibile”.
I numeri della strage
In Italia, secondo i numeri del cancro 2016 di Aiom/Airtum, sono stati circa 1.900 i nuovi casi diagnosticati, con un particolare incremento oltre i 50 anni, un dato che va ben oltre quelli diffusi da ONA. Sono 2.732 i pazienti, ad oggi, con diagnosi di mesotelioma. Sarebbero 6 mila, invece, i decessi causati da patologie correlate. In Italia, un uomo ogni 234 rischia di sviluppare questa malattia, 1 su 785 le donne a rischio. Ci sono 2.400 scuole italiane in cui è presente l'amianto. Nel solo Lazio un istituto su 5 non è a norma e nella Regione sono 844 i casi di mesotelioma maligno accertati dal 2001 al 2015. Per rimuovere totalmente ogni traccia di amianto dal territorio italiano ci vorrebbero mille anni.
L’impegno dell’ONA
L’ONA, dal 2008, è rappresentativa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto, li tutela, materialmente e moralmente.
Prosegue con le sue indagini epidemiologiche proprio a dimostrazione della correlazione tra l’esposizione all’amianto e una maggior incidenza di tumori riconosciuti, oltre al mesotelioma, non solo attraverso le segnalazioni alle varie sedi e attraverso i suoi iscritti, ma anche attraverso la piattaforma web www.onarepac.it, alla quale tutti i cittadini possono accedere, segnalando, in modo anonimo, casi di patologie di asbesto correlate e avere tutte le informazioni dell’impatto che questo killer silenzioso riversa sulla salute umana, ben oltre la rilevazione dei casi già noti di mesotelioma.