“La via di trasmissione principale del virus Zika è attraverso la zanzara Aedes. Tuttavia, la prove hanno dimostrato che la trasmissione sessuale del virus Zika è possibile e più comune di quanto precedentemente ipotizzato. E ciò desta preoccupazione a causa di un'associazione tra l’infezione da virus Zika e la gravidanza con bambini con microcefalia, complicazioni neurologiche e sindrome di Guillain-Barré”. Sono queste le ragioni per cui l’Organizzazione mondiale per la sanità ha deciso di aggiornare le linee guida del 7 giugno 2016 in materia di prevenzione di sessuale trasmissione del virus Zika.
In ogni caso l’Oms rileva come “l'attuale base di conoscenze sul virus Zika rimane limitato. E la guida sarà riesaminata e le raccomandazioni aggiornate con nuovi elementi di prova che dovessero emergere”.
Il documento recensisce le nuove evidenze sulla trasmissione sessuale del virus Zika nei:
maschi asintomatici ai loro partner di sesso femminile,
femmina sintomatica al suo partner maschile,
Maggiore spargimento di virus Zika nel liquido seminale.
Nel documento si specifica come “sulla base di questa nuova prova, la lunghezza raccomandata per le pratiche sessuali più sicure per i maschi asintomatici di ritorno da aree con trasmissione del virus Zika attiva è stato esteso da 8 settimane a 6 mesi. Lo stesso periodo di tempo, come è raccomandato per i maschi sintomatici”.
La stessa “raccomandazione si applica ora anche alle donne, sia che hanno che non abbiano avuto sintomi. La durata di 6 mesi pratica sessuale più sicuro al momento della restituzione non è cambiata.
Rispetto “all’evidenza attuale persistenza del virus Zika nello sperma, la sua contagiosità e l'impatto sulla trasmissione sessuale essa rimane limitata”. E in quest’ottica la “guida sarà riesaminata e le raccomandazioni aggiornate”.