La Radio Frequency IDentification è una tecnologia d’identificazione automatica senza contatto, mediante trasmissione via radio di dati, che consente:
- l’acquisizione automatica di dati per l’identificazione;
- l’introduzione automatica di questi dati di identificazione e di altri dati complementari all’interno di software di gestione.
Un sistema RFID è formato essenzialmente da due componenti: il Trasponder (o Tag) e il Reader. Sull’elemento da identificare viene applicato il Tag, un’ etichetta “intelligente”. Il Tag, è composto da tre entità:
- il chip cioè il componente elettronico in cui sono memorizzati i dati;
- l’antenna cioè l’apparato che permette al chip di ricevere e trasmettere i dati al mondo esterno;
- il supporto cioè l’elemento che sostiene e protegge il chip e l’antenna. Questo supporto può essere ad esempio un’etichetta adesiva, un bracciale o un badge.
Esistono due tipi principali di Tag, attivi e passivi. Il più diffuso è di tipo passivo cioè non contiene al suo interno una fonte di alimentazione propria ed è in grado di trasmettere dati a distanze massime dell’ordine del metro e mezzo. I Tag di tipo attivo presentano una piccola batteria che alimenta i circuiti di ricetrasmissione e sono caratterizzati da range operativi più ampi (da decine a centinaia di metri in funzione dell’applicazione) e da una più elevata velocità di trasferimento delle informazioni. Il Reader riceve i dati e ne permette l'invio ad un sistema informativo esterno, tramite il quale questi possono essere analizzati e lavorati. Il settore retail è senza dubbio uno di quelli in cui l’RFID sta trovando applicazione su vasta scala. Da diversi anni le principali aziende del settore, sia statunitensi che europee (tra cui Wal-Mart, METRO e Carrefour) hanno adottato l’RFID nelle proprie filiere di produzione e distribuzione, dando un grande contributo alla diffusione di questa tecnologia.
Anche il settore ospedaliero rappresenta un ambito in cui l’uso della tecnologia RFID può avere un grande impatto in termini di efficacia e di sicurezza dei processi. Si tratta, infatti di una tecnologia caratterizzata da potenzialità incomparabili: identificazione univoca di oggetti e persone, perfetta tracciabilità, localizzazione precisa di strumenti e pazienti. Queste peculiarità si traducono in una maggiore velocità di erogazione e sicurezza dei servizi di cura e nell’ottimizzazione dei carichi di lavoro, rappresentando così un tangibile ritorno in termini di risparmio di tempo e di denaro.
Di seguito vengono riportati alcuni esempi dei numerosi esempi di applicazione.
Identificazione e tracking: maggiore qualità dei servizi di cura e controllo non invasivo dei pazienti
Il primo accorgimento per garantire la sicurezza del paziente è quello di identificarlo correttamente nel momento in cui viene preso in onere e poi di verificare la corrispondenza con la sua cartella clinica. L’adozione di Tag RFID e della Cartella Clinica Elettronica permette di aumentare il livello di sicurezza velocizzando il reperimento di dati e riducendo i rischi che possono derivare da omonimie, nomi difficili dovuti a differenti nazionalità, informazioni cliniche parziali o sbagliate. La Cartella Clinica Elettronica (CCE) è un sistema informatico integrato che consente la condivisione, l’aggiornamento e la visualizzazione in modo semplice e veloce delle informazioni necessarie per la gestione di un processo diagnostico-terapeutico-assistenziale.
Creando un database del paziente e dotandolo di un Tag, è possibile disporre di tutti i dati di tipo clinico/anamnestico, cosa di vitale importanza se il soggetto non in grado di elencarli (pazienti non coscienti o con deficit cognitivi) e arricchire questi dati in modo automatico ed intelligente.
Esistono già strutture sanitarie in cui, quando l’utente dotato di Tag si avvicina alla postazione di accettazione, un sistema avvia una serie di rapide procedure per il riconoscimento univoco del paziente, per la ricerca dei suoi dati all’interno di un database centrale e per la visualizzazione a video su monitor o su dispositivi palmari degli stessi.
Allo stesso tempo i Tag possono essere impiegati per monitorare gli spostamenti del paziente così da emettere allarmi automatici nel caso in cui entri in una zona non consentita o esca da un’area “sicura” (si pensi a pazienti psichiatrici o a malati di Alzheimer). Quando un paziente viene riconosciuto come “particolare” dal lettore, in base alle informazioni contenute nel Tag, possono essere attivati una serie di allarmi prima che abbandoni il reparto. Non è da sottovalutare come questa applicazione possa contribuire ad una maggiore serenità sia del personale che dei familiari cosa che si traduce in una maggiore qualità delle prestazioni ed in un aumento del prestigio della struttura sanitaria.
Carrelli “intelligenti”: contenimento dei furti e azzeramento degli errori nei trattamenti terapeutici
La gestione dei prodotti farmaceutici deve essere inquadrata in procedure amministrative rigorose che permettano di verificare costantemente i prodotti in entrata e quelli in uscita. Ciò consente sia di distribuirli ai pazienti in modo controllato, riducendo il rischio clinico, sia di arginare un altro problema molto sentito all’interno delle strutture sanitarie cioè il furto: si calcola che tra il 2011 ed il 2014 in Italia siano stati rubati farmaci per un valore di 22 Milioni di euro. Si può pensare di ricorrere ad un sistema con “carrelli intelligenti”, in aggiunta ad un sistema tradizionale ad esempio di tipo Kanban, al fine di aumentare i punti di controllo dell’informazione riguardante la tracciabilità del farmaco. Sulle confezioni di farmaci devono essere apposte etichette di tipo RFID su cui memorizzare informazioni quali lotto di appartenenza, scadenza, codice farmaco, codice fornitore, ubicazione ed altri dati che possono risultare fondamentali per il controllo dei flussi e degli scaduti.
Questo carrello consente lo scarico contabile in automatico dei farmaci prelevati dall’armadio di reparto per le corsie e contemporaneamente il carico al carrello di corsia. Se il paziente è dotato di un braccialetto RFID, il lettore può inoltre supportare l’infermiere in fase di somministrazione del farmaco, evitando che vengano commessi errori.
Tracciabilità di attrezzature e presidi: ottimizzazione delle attività e maggiore tutela dei pazienti
Le attrezzature ed i presidi sanitari sono beni patrimoniali che devono essere accuratamente inventariati e se possibile contrassegnati con apposite etichette che possono avere contemporaneamente il valore di una catalogazione ed una connotazione di sicurezza. La tecnologia RFID può essere utilizzata per la ricerca rapida di attrezzature mobili (sedie a rotelle, pompe di infusione, apparecchiature elettromedicali portatili). L’applicazione di una Tag inoltre, può costituire un efficiente ed efficace sistema di protezione, attivo nell’arco delle 24 ore e gestito in modo automatico: è sufficiente porre dei portali di rilevazione strategici per avere a disposizione una segnalazione quando un’attrezzatura viene movimentata dalla sua posizione corretta verso una nuova posizione.
Nella categoria “attrezzature e presidi” rientrano sia apparati clinici di elevato valore che possono essere asportati integralmente, sia materiale di supporto che può avere minore valore intrinseco ma che può essere soggetto a furti ripetuti (si pensi ai presidi alberghieri). È importante che la contabilizzazione di questi beni venga effettuata con diligenza in modo da poter individuare per tempo possibili anomalie. L’applicazione di Tag su strumenti e presidi chirurgici può avere inoltre una grande rilevanza se finalizzata a garantire l’incolumità del paziente. Non è raro che si verifichi una perdita accidentale di strumentazione chirurgica (aghi, pinze, garze e tamponi) durante l'esecuzione di un intervento. Nel peggiore dei casi, può capitare addirittura che tali presidi vengano dimenticati all’interno dei pazienti. Il problema è che la tracciabilità di questi materiali è affidata ad un conteggio manuale e questo determina elevati margini di errore. Tramite le etichette intelligenti ed appositi Reader si può realizzare un sistema di identificazione, conteggio automatico e localizzazione di presidi o strumenti marcati, al fine di supportare lo staff nelle procedure di gestione durante l'esecuzione di un intervento e di inventario al suo termine. In questo modo è possibile fare affidamento su un sistema automatico e sicuro di ricerca in caso di perdita accidentale.
Supporto alla manutenzione: gestione ottimale delle tecnologia e dei registri
Le strutture sanitarie dispongono di tecnologia di grande valore e importantissima necessità operativa. La manutenzione e la gestione ottimale del loro ciclo di vita sono fondamentali per il buon funzionamento del dispositivo nel tempo. Sull'etichetta RFID si possono riportare le informazioni relative alla natura e alla tipologia dell'apparecchio stesso, l'elenco degli interventi svolti sia in regime di manutenzione ordinaria che straordinaria, note dettagliate sui singoli interventi e sulle componenti sostituite e informazioni utili per interventi programmati futuri. I vantaggi di un'applicazione di questo tipo sono molteplici, dalla rintracciabilità immediata alla possibilità di censire tutte le apparecchiature elettromedicali della struttura, monitorare in modo costante lo stato di manutenzione, ridurre la produzione di documenti in formato cartaceo, rendere automatica la gestione dei registri e di eliminare il rischio di falsificazione dei registri stessi. Quando un Tag viene letto mediante un dispositivo palmare si può chiedere ad esempio all'utente incaricato di inserire i propri dati e quelli relativi alla manutenzione. Questi dati possono poi essere scritti sul Tag. In questo modo si tiene costantemente traccia di chi ha condotto la manutenzione e del tipo di intervento effettuato.
Ing. Claudia Abbenda