“Una spesa di tutti i membri che aumenta dell’1% ma con molti paesi europei che hanno visto ulteriori riduzioni alla spesa sanitaria nel 2013”. È quanto rileva l’Ocse nel secondo Report ‘Health Statistics 2015’ che ha mappato la spesa sanitaria dei 34 Paesi dell’Organizzazione e delle economie emergenti.
“La spesa sanitaria – evidenzia l’Ocse - ha continuato a ridursi in Grecia, Italia e Portogallo nel 2013. La maggior parte dei paesi dell'Unione europea ha riferito la spesa sanitaria pro capite reale al di sotto dei livelli del 2009”. Il tutto mentre al di fuori dell'Europa, la spesa sanitaria è cresciuta di circa 2,5% l'anno dal 2010. In generale tra tutti i Paesi in esame la spesa sanitaria è stimata essere aumentata del 1% in termini reali tra i paesi OCSE nel 2013, dopo lo 0,7% del 2012 e lo zero del 2010.
Italia spende ormai meno della Grecia. In rapporto al Pil la spesa sanitaria italiana è più bassa di quella graca nonostante la crisi del paese ellenico. Nel 2013 i greci hanno investito in sanità, tra pubblico e privato, il 9,2% del loro Pil, l'Italia si è fermata all'8,8%.
In tutti i Paesi Ocse in ogni caso la crescita della spesa sanitaria è generalmente rimasta in linea con la crescita economica, così come la spesa sanitaria in percentuale del PIL è rimasta stabile rispetto al 2012. Nel 2013, la spesa sanitaria (esclusi gli investimenti) in percentuale del PIL è stata dell'8,9%, posizionandosi tra il 5,1% in Turchia e il 16,4% negli Stati Uniti.
Boom spesa in Asia e Sud America. Al di fuori dell'Unione europea, la crescita reale media della spesa sanitaria registrata dall’Ocse è stata di circa il 2,6% nel 2013, sostenuta da una forte crescita in Asia e Sud America. In Cile e Corea, la crescita della spesa sanitaria è superiore al 5% nel 2013; il livello di spesa pro capite è aumentato in entrambi di quasi il 25% in termini reali dal 2009.
Incrementi anche in Nord America. Le cifre Ocse per il Canada mostrano una tendenza costante di crescita della spesa sanitaria al di sotto di quello della crescita economica. Negli Stati Uniti, la spesa sanitaria è cresciuta del 1,5% nel 2013, meno della metà del tasso di crescita medio annuo negli Stati Uniti prima del 2009. Le ultime previsioni disponibili dai centri per punto Medicare e Medicaid Services riferiscono di una crescita più rapida nel 2014 con più americani che avranno la copertura assicurativa sanitaria.
Per il 2014 stime prevedono ancora aumenti di spesa per la sanità. A livello globale per il 2014 alcuni dati preliminari riguardanti una dozzina di paesi OCSE “suggeriscono un modesto aumento della spesa complessiva, ma con una crescita che rimarrà ben al di sotto dei livelli pre-crisi”.
Fonti di spesa. Per i ¾ è pubblica. “I tre quarti della spesa sanitaria continua a provenire da fonti pubbliche – rileva il Report - , ma le misure di contenimento dei costi in alcuni paesi hanno portato ad un aumento della quota privata - sia attraverso l'assicurazione sanitaria privata o attraverso pagamenti diretti da parte delle famiglie. Grecia e Portogallo hanno visto la quota privata di aumento spesa sanitaria di circa 4 punti percentuali dal 2009, gli incrementi maggiori in seno all'OCSE, con il risultato che un terzo di tutta la spesa sanitaria proviene da fonti private”.
Luciano Fassari