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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Studi e Analisi

Bloomberg. Il sistema sanitario italiano scala la classifica: ora è il terzo più efficiente al mondo

immagine 9 ottobre - Secondo la classifica stilata dall'agenzia americana siamo il top in Europa e miglioriamo il sesto posto dello scorso anno. A livello mondiale ci superano soltanto Singapore e Hong Kong. La Russia è relegata in ultima posizione, male anche Germania e Usa che non vanno oltre 23°e 44° posizione. 
Il sistema sanitario italiano è il terzo al mondo in termini di efficienza, alle spalle di Singapore e Hong Kong e davanti a Giappone, Corea del Sud e Australia. E’ quanto emerge dalla classifica stilata da Bloomberg che ha considerato i dati forniti da Banca Mondiale, Fmi e Oms. La Francia si posiziona ottava, il Regno Unito decimo, mentre gli Stati Uniti arrancano nelle retrovie, al 44° posto.

Il ranking di Bloomberg ha considerato i 51 Paesi con popolazione superiore ai 5 milioni, con un Pil di almeno 5mila dollari americani e con un’aspettativa di vita che supera i 70 anni. Risaltano negativamente la performance della Russia, relegata in ultima posizione, e quella della Germania, che non va oltre il 23° posto. I parametri utilizzati per elaborare la classifica sono: aspettativa di vita; costo del sistema sanitario in percentuale sul Pil; costo del sistema sanitario pro-capite; variazione dell’aspettativa di vita rispetto al 2013 (anni); variazione del costo della sanità pro capite; variazione del Pil pro-capite; inflazione.

L’Italia, che migliora il sesto posto dello scorso anno, presenta un’aspettativa di vita di 82,9 anni e spende in sanità il 9% del Pil, pari a 3.032 dollari pro-capite. Nel confronto con il 2013 l’aspettativa di vita è aumentata di 0,3 anni, mentre la spesa per la sanità pro-capite è diminuita di 306,64 dollari, cioè meno 9,2% in percentuale sul Pil. Prodotto interno lordo che è diminuito dell’8,6% pro-capite, con un’inflazione del 3%. In totale il punteggio dell’Italia è 76,3. Poco meno di Hong Kong e Singapore, ma più del doppio degli Stati Uniti, fermi a 34,3.
9 ottobre 2014
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