C’è chi si improvvisa meteorologo e cerca di fare di tutto per non ammalarsi (47%) e chi, invece, vista l’imprevedibilità delle previsioni del tempo di questi ultimi mesi, ormai si affida al fato e ha cercato piuttosto di godersi gli ultimi giorni di estate (17%). È quanto emerge da
una indagine condotta su un campione di italiani tra i 18 e i 64 anni commissionata da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione).
“Tecnicamente si può parlare di ‘vera influenza’ solo quando ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: febbre elevata >38 ad insorgenza brusca; sintomi sistemici come i dolori muscolari/articolari; sintomi respiratori come la tosse, il naso che cola, la congestione/secrezione nasale e mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali – spiega
Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano - La prossima stagione influenzale sarà, infatti, caratterizzata da tre virus: A/H1N1/ California, A/H3N2/Texas e B/Massachussetts. Non si tratterà in ogni caso di un’influenza aggressiva, e per l'inverno 2014-2015 si prevedono circa 4 milioni di casi. Non va sottovalutata poi, la stima di coloro che verranno contagiati dai virus “cugini” (ce ne sono oltre 200), responsabili delle sindromi simil-influenzali, che potrebbero raggiungere altri 6 milioni di italiani”.
In questo scenario,
i farmaci di automedicazione (quelli senza prescrizione medica e riconoscibili grazie al bollino rosso sorridente posto sulla confezione) si confermano il rimedio principale
a cui si affidano il 56% degli italiani per il trattamento delle sindromi influenzali e para-influenzali. Tra questi farmaci si possono trovare dai farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) sia per uso sistemico che locale, agli sciroppi per la tosse, ai mucolitici e ai decongestionanti. Si tratta di farmaci a cui i cittadini si affidano con sicurezza, certi che in caso di necessità si può facilmente far ricorso al consiglio del farmacista o del medico di famiglia, come dichiarano di fare già il 68% degli italiani.
Va ricordato, infatti, che l’uso responsabile dei farmaci di automedicazione, sia in termini di dosaggio che di durata della terapia, secondo le indicazioni del foglietto illustrativo, è fondamentale per un corretto decorso della malattia. È importante anche concedersi qualche giorno di riposo e, se poi le cose non migliorano dopo 3-4 giorni, allora è bene certamente consultare il proprio medico, soprattutto se, dopo un’apparente guarigione (fine della malattia virale) si evidenzia un ritorno della febbre e l’aggiunta di altri sintomi tra cui catarro (segno di sovra infezione batterica).
E come fare per prevenire l’influenza? Secondo l’indagine, per preparare il proprio fisico all’inverno:
- oltre il 50% degli italiani fa attenzione all’abbigliamento e si veste ‘a cipolla’
- il 31,3% sta più attento all’alimentazione cercando di assumere cibi con un maggior apporto di vitamine (spremute d’arancia, etc.)
- oltre il 25% verifica di avere in casa i farmaci di automedicazione che possono essergli utili
-lo sport, soprattutto tra i più giovani, è visto come un’arma di prevenzione (2,6%)
-il 12% farà il vaccino antinfluenzale.
“Oltre ad affidarsi ad una corretta automedicazione – aggiunge Pregliasco - esistono poi dei piccoli accorgimenti da mettere in atto nella vita quotidiana che possono diminuire/evitare il contagio: alcuni esempi possono essere lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce ed evitare luoghi chiusi e affollati”.