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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Studi e Analisi

Il libro. Proposte per la Sanità del Futuro, un nuovo modello organizzativo per prendersi cura dei cittadini

di Giuseppe Imbalzano
immagine 11 aprile - Lea, costi standard, budget, Drg, Ticket, tempo di attesa, Noc, accreditamento: Termini ormai più frequenti di diagnosi, cura, assistenza, salute, prevenzione, paziente, guarigione. Il Ssn si è popolato di controlli e si è spogliato di risultati clinici. La sanità, finanziata pubblicamente, risponde ancora agli obiettivi di preservare e migliorare la salute della popolazione? IL LIBRO
Razionalizzazione? Reingegnerizzazione? Senza un approfondimento e una revisione “medica”-“specifica” dei contenuti, non possiamo che “razionalizzare”, “razionare” il sistema. Una riorganizzazione o un aggiustamento dei costi? I costi standard e i Lea, con queste prospettive, hanno già concluso la loro azione “calmieratrice”. La carenza di prospettive a lungo termine e il controllo delle “prestazioni” non consentirà una evoluzione positiva del servizio sanitario. Eliminare le prestazioni “inutili” non significa eliminare il costo della struttura che produce la prestazione. La struttura minima efficace per svolgere i servizi va garantita. La rincorsa al risparmio è diventata senza prospettive e oltre un determinato limite diventa destruente e persino pericolosa.
Cosa va rivisto? In che modo dobbiamo operare? Quali sono i risultati attesi? Cosa significa qualità e appropriatezza del servizio?

In "Proposte per la sanità del futuro" ho cercato di individuare alcune modifiche sostanziali all'organizzazione attuale con azioni di integrazione, semplificazione, coordinamento, suddivisione organizzativa, con una filiera corta, eliminazione di procedure e attività non indispensabili, in particolare amministrative, per strumentare interventi di risposta ai cittadini (gli azionisti del sistema) con responsabilità di risultato, oltre a ridurre, significativamente, la spesa del Ssn. Viene indicata anche una modifica sostanziale alle normative vigenti (che mantengono attiva una organizzazione ante 1978) e viene individuata una modalità per eliminare il ticket per le prestazioni specialistiche. Nel modello di finanziamento vengono introdotti obiettivi di risultato (outcome) e non solo prestazionali (output), con lo scopo di tendere a garantire il più alto livello di salute con elevati livelli di qualità per il servizio, con la migliore spesa possibile e un sistema di valori prevalenti comune a tutti i soggetti operanti, preservare e migliorare la salute del cittadino.
Il pagamento a prestazione genera un incremento delle prestazioni, e quindi dei costi, senza certezza (e limite definito) di spesa (e di risultato).

Il pagamento a risultato tende ad affinare la ricerca delle prestazioni necessarie ed essenziali che riducano i costi e rendano massimo il risultato, creando un circolo virtuoso nel modello organizzativo e gestionale. Non solo risultati di cura ma condizioni di benessere e di elevata qualità di vita devono essere gli obiettivi di un moderno servizio sanitario che sia nel contempo efficiente e molto efficace. Oggi vengono remunerate solo le prestazioni “tangibili” mentre azioni che rafforzino l’organismo e la persona (o possano mitigare il rischio) non sono assolutamente riconosciute economicamente e quindi svolte in modo del tutto discontinuo e casuale.
L’organizzazione per la assistenza alla persona viene suddivisa in tre livelli, con una struttura gerarchica di risposta ai bisogni assistenziali.

La gestione territoriale è garantita dalla medicina di famiglia, nell’ambito di un servizio di gestione omnicomprensivo (SSIS- Società di Servizi Integrati Sanitari), per 10-20.000 abitanti. Il compito della medicina di famiglia non è la sola gestione del paziente acuto o cronico ma anche quello di evitare la comparsa di nuove patologie o complicanze tra i propri assistiti. Tra azioni riparative e di rinforzo per la salute, queste ultime hanno un ruolo significativo.
 
Vengono definiti i modelli di ospedale con una organizzazione per tipologie e livelli di assistenza. Sono suddivisi in ospedali di prossimità (light hospital) con servizi di degenza medica ordinaria per cure a media intensità assistenziale e di day surgery e ospedali per acuti (heavy hospital) con servizi chirurgo traumatologici ad alta intensità assistenziale e per patologie gravi. Nel modello viene ridotto in modo significativo il numero dei presidi ospedalieri, che avranno una attività assistenziale quotidiana con copertura di organico piena per 24H/7gg e l’utilizzo degli impianti tecnologici per oltre 14-16 ore al giorno. I Drg e le tariffe vengono rivisti nel loro valore e nella loro suddivisione economica in modo da determinare azioni che creino “circoli virtuosi” di risposta alla comunità.

Giuseppe Imbalzano
11 aprile 2014
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