L’Italia si colloca al
27esimo posto su 91 nella classifica mondiale che misura la qualità della vita delle persone anziane. E’ quanto emerge dai riscontri effettuati dal ‘Global Age Watch Index’, realizzato da HelpAge International, network globale sviluppato con la collaborazione dell’Onu. Sul gradino più alto del gradino si piazza la Svezia, a seguire Norvegia e Germania. Completano la top 10 Paesi Bassi, il Canada, la Svizzera, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti, l'Islanda e infine il Giappone.
Il report tiene conto di quattro parametri fondamentali: sicurezza del reddito, salute, lavoro e formazione, condizioni ambientali favorevoli. Ed è sul primo indicatore che l’Italia ottiene la performance migliore: si classifica in sesta posizione, meglio addirittura di Paesi come Svezia e Germania. Note negative per quanto riguarda gli altri ambiti. A livello di salute siamo 15esimi, per l’istruzione 62esimi, per l’ambiente 53esimi. Da segnalare, nel complesso, il basso rendimento della Cina che nella graduatoria generale non va oltre la 35esima posizione.
L’invecchiamento procede a ritmo incalzante in tutto il pianeta ed entro il 2050 ci saranno due miliardi di persone con oltre 60 anni, cioè oltre un quinto della popolazione mondiale. "La continua esclusione degli anziani dalle agende politiche nazionali e globali è uno dei principali ostacoli a una risposta ai bisogni della popolazione anziana del mondo", ha sottolineato
Silvia Stefanoni, amministratore delegato di HelpAge International.