Dal 1° gennaio al 24 novembre 2024, sono stati in totale 733.956 i casi di colera e 5.162 i decessi segnalati da 33 paesi in cinque regioni dell’Oms. Un numero di casi e decessi segnalati a novembre 2024 superiore rispettivamente del 37% e del 27% rispetto allo stesso mese del 2023.

Questo lo stato dell’arte sul colera fotografato nel Report aggiornato dell’Oms.

Fattori come conflitti, sfollamenti di massa, disastri naturali e cambiamenti climatici, spiega l’Oms, hanno intensificato le epidemie, in particolare nelle aree rurali e colpite dalle inondazioni, dove le scarse infrastrutture e l'accesso limitato all'assistenza sanitaria ritardano le cure. Queste dinamiche transfrontaliere hanno reso le epidemie di colera sempre più complesse e difficili da controllare.

Luci e ombre sul fronte vaccini. A novembre, la produzione di vaccini orali contro il colera ha raggiunto il livello più alto dal 2013, trainata da nuove formulazioni e metodi di produzione introdotti e prequalificati quest’anno. Questo aumento ha permesso alle scorte medie di salire a 3,5 milioni di dosi a novembre rispetto alle 600mila di ottobre, una percentuale più vicina ai cinque milioni di dosi necessarie per le scorte di emergenza in ogni momento per una risposta efficace all’epidemia. Tuttavia, avverte l’Oms, l’aumento della produzione non ha soddisfatto la crescente domanda globale. E così la persistente carenza continua a ostacolare gli sforzi per controllare le epidemie di colera e rispondere prontamente alla diffusione della malattia.