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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Studi e Analisi

Rabbia tra i giovani, il 12% dei genitori Usa teme che possa cusare problemi. I dati dell’indagine del Mott Children’s Hospital 

immagine 21 novembre - Il 38% dei genitori (quota che sale al 43% tra i genitori di figli maschi e scende al 33% per le femmine) riferiscono che nell'ultimo anno i propri figli hanno subito conseguenze negative quando erano arrabbiati, tra cui ferire se stessi o gli altri, avere problemi con gli amici o mettersi nei guai a scuola. Sette genitori su 10 ritengono di dare a volte il cattivo esempio su come gestire la rabbia. L’INDAGINE
Rabbia e frustrazione sono emozioni comuni nei bambini ed è importante che imparino a esprimerle in modo appropriato. Ma per molti di loro la rabbia è già stata causa di guai e alcuni genitori sono preoccupati delle conseguenze che possono derivare dalla mancata capacità dei figli di gestire la rabbia. Almeno questo è il quadro che emerge, a pochi giorni dalla Giornata internazionale dell'Infanzia e dell'adolescenza (20 novembre) e della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 Novembre) emerge in Usa da sondaggio nazionale sulla salute dei bambini condotta dall’ospedale pediatrico del Michigan Mott Children’s Hospital su un campione di 1031 genitori con almeno un figlio tra i 6 e i 12 anni di età.
In particolare, mentre il 34% dei genitori ritiene che i propri figli siano migliorati nella gestione della rabbia, il 12% teme che la rabbia dei propri figli possa causare problemi. Il 38% dei genitori (più di maschi, 43%, che di femmine, 33%) afferma che nell'ultimo anno la rabbia dei figli ha provocato conseguenze negative, tra cui ferire se stessi o gli altri, avere problemi con gli amici o mettersi nei guai a scuola.

La maggior parte dei genitori riconosce di dare a volte il cattivo esempio su come gestire la rabbia (il 16% è fortemente d'accordo, il 54% è abbastanza d'accordo). Il 14%% dei genitori pensa che i propri figli si arrabbino più spesso rispetto ad altri bambini della stessa età; questi genitori hanno maggiori probabilità di pensare di dare a volte il cattivo esempio su come gestire la rabbia, di temere che la rabbia dei propri figli possa causare problemi e di riferire che i propri figli hanno subito conseguenze negative quando erano arrabbiati.

Un quarto dei genitori, invece, (28%) è fortemente d'accordo, mentre il 63% è abbastanza d'accordo, di sapere come aiutare i propri figli a gestire la rabbia. I genitori dichiarano di aver ricevuto informazioni o consigli da familiari o amici (41%), risorse esterne (37%), personale scolastico (26%), dal medico curante del bambino (24%) o da un consulente o operatore sanitario per la salute mentale (22%); il 30% afferma di non aver ricevuto alcuna informazione o consiglio.

Quando i bambini si arrabbiano o provano frustrazione, i genitori riferiscono di incoraggiarli a usare strategie come “attività di raffreddamento” (68%), parlare della causa della loro rabbia (58%), prendersi una pausa lontano dalle altre persone (53%), ripetere affermazioni a se stessi (32%) o usare immagini positive (28%) o uno sfogo fisico (17%). Più genitori di maschi che di femmine incoraggiano uno sfogo fisico (21% contro 13%).
21 novembre 2024
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