toggle menu
QS Edizioni - domenica 11 agosto 2024

Studi e Analisi

Tetto spesa personale. La scomoda verità: aumento irrilevante oggi e nessuna abrogazione domani

di Claudio Maria Maffei
immagine 8 agosto - Nel 2024 l’incremento del tetto di spesa del personale è del 10% rispetto all’incremento del Fondo Sanitario del 2024 e non rispetto al tetto del 2023. Questo incremento del 10% era già previsto dalla normativa. Il 5% ulteriore su richiesta delle Regioni può essere peraltro riconosciuto solo in caso di rispetto degli standard organizzativi e programmatori fissati dall’Agenas, un Documento che prevede per gli ospedali il rispetto del DM 70 che quasi nessuna Regione rispetta

Lo spunto per questa nota viene dalle ripetute dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità della “mia” Regione Marche, Filippo Saltamartini, circa il fatto che nel 2024 il tetto di spesa del personale della sanità grazie alla Legge sulle liste di attesa sarebbe stato incrementato del 15% e che nel 2025 sarebbe stato abolito (leggi ad esempio qui: “una legge nazionale ha eliminato il tetto di spesa per il personale medico. Le assunzioni aumenteranno da gennaio del 15 per cento”).

Ora tutti sanno, o dovrebbero sapere, che il tetto in questione per il 2024 è stato ritoccato di pochissimi punti percentuali (pari all’uno per cento o poco più) e che nel 2025 il tetto con ogni probabilità rimarrà con un lievissimo incremento o al massimo cambierà nome. Ora, l’Assessore Saltamartini non è esattamente tipo avveduto nelle dichiarazioni e approfondito nelle analisi, ma quando scopro che le sue dichiarazioni sono state ispirate dal Ministro Schillaci mi preoccupo davvero.

Il Ministro commentando a inizio giugno in un suo intervento l’allora Decreto dava infatti il seguente messaggio riportato in calce al relativo video: “L’articolo 5 porta al superamento del tetto di spesa per l’assunzione del personale sanitario. Un provvedimento come questo non può essere fatto tenendo conto che necessita il reclutamento di professionisti sanitari. Nell’anno in corso, il 2024, il tetto di spesa verrà incrementato dal 10% al 15%, mentre dall’1 gennaio 2025 abrogheremo il tetto di spesa.”

Prima di entrare, nei dettagli del “vero” contenuto della Legge sulle liste di attesa in tema di tetto di spesa del personale, vorrei sottolineare che la cattiva interpretazione di tale disposizione ha una rilevante importanza sia politica e di immagine che tecnica. Politica e di immagine perché consente al Governo di sbandierare un risultato inesistente (l’abolizione dell’odiato tetto di spesa del personale) e di promettere un futuro radioso che tale purtroppo non sarà (o almeno non lo sarà per queste finte misure) e tecnica perché trattando il tema in modo superficiale allontana il confronto su un tema così importante come la politica del personale nel Ssn.

Proviamo allora a ristabilire un po’ di ordine (per i riferimenti normativi precisi rimando a quelli che ho fornito in altre occasioni):

  • nel 2024 l’incremento del tetto di spesa del personale è del 10% rispetto all’incremento del Fondo Sanitario del 2024 e non rispetto al tetto del 2023 (per avere una idea per le Marche il 10% del tetto dell’anno precedente, il 2023, sarebbe di oltre 90 milioni, mentre il 10% dell’incremento del Fondo Sanitario regionale è di circa 9 milioni);
  • questo incremento del 10% era già previsto dalla normativa che pure includeva la possibilità di un incremento di quell’ulteriore 5% previsto dalla recente Legge, calcolato ancora una volta rispetto all’incremento del Fondo Sanitario regionale;
  • il 5% ulteriore su richiesta delle Regioni può essere peraltro riconosciuto, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, solo in caso di rispetto degli standard organizzativi e programmatori fissati dall’Agenas in un suo Documento del 2023 sul calcolo del fabbisogno di personale poi recepito con Decreto, un Documento che prevede per gli ospedali il rispetto del DM 70, DM che quasi nessuna Regione rispetta;
  • nel 2025 e anni successivi tutto rimarrà lo stesso (incremento del 10 più 5% rispetto all’incremento del Fondo Sanitario ecc.) fino a che non sarà approvata una nuova metodologia per il calcolo di fabbisogno di personale che certo non sarà pronta nel 2025, se mai lo sarà (tra la versione poi trasformata in Decreto del 2023 e la precedente del 2017 erano passati 6 anni);
  • in ogni caso ogni utilizzo da parte delle Regioni di questo incremento del tetto sarà possibile solo rispettando i limiti del Fondo Sanitario Regionale, il che già nel 2022 impedì a molte Regioni il suo utilizzo pieno, come documentato dall’Agenas.

Trovo molto grave che a così alti livelli ci sia tanta confusione su un tema così rilevante, confusione che si ritrova nei media e tra gli addetti ai lavori e che illude i cittadini.

Claudio Maria Maffei

8 agosto 2024
© QS Edizioni - Riproduzione riservata