Studi e Analisi
Sostanzialmente stabile l’incidenza delle sindromi simil-influenzali. Da inizio stagione colpiti quasi 13 mln
In lieve diminuzione il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia rispetto alla settimana precedente. Nell’undicesima settimana del 2024, l’incidenza è pari a 5,6 casi per mille assistiti (6,3 nella settimana precedente, dato aggiornato rispetto a quello diffuso la scorsa settimana a seguito dei ritardi di notifica). Nell’undicesima settimana del 2024, i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 331.000, per un totale di circa 12.953.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (3% vs 4,8%). Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.
Sorveglianza epidemiologica
Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età in cui si osserva un livello di incidenza di 17,8 casi per mille assistiti (18,0 nella settimana precedente).
Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale tranne la P.A. di Trento, il Molise, la Puglia e la Basilicata che tornano al livello di base.
Sorveglianza virologica
Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (94%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.
Tra i campioni risultati positivi il 19% è positivo per SARS-CoV-2, il 17% per RSV, il 35% per influenza A, il 10% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.