Studi e Analisi
Monitoraggio Covid. Incidenza in picchiata a 7 casi per 100 mila abitanti. Giù anche i ricoveri. Vaia: “Siamo di fronte alla endemizzazione del SARS-CoV-2”
Nuovi casi Covid ancora in calo di oltre il 30% con un’incidenza che scende a 7 casi per 100 mila abitanti e segnala praticamente la fine dell’ondata che a fine 2023 ha avvolto il paese. Nell’ultima settima sono stati registrati 3.859 nuovi casi positivi con una variazione di -33,6% rispetto alla settimana precedente (n: 5.810). Sono stati 115 i deceduti con una variazione di -43,3% rispetto alla settimana precedente (n: 203). Sono invece 151.116 i tamponi che sono stati effettuati con una variazione di -5,7% rispetto alla settimana precedente (n: 160.219). Il tasso di positività è del 2,6% con una variazione di -1,0% rispetto alla settimana precedente (3,6%). Al 31/01/2024 l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 3,5% (2.169 ricoverati), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (4,3% al 24/01/2024). In riduzione anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,2% (106 ricoverati), rispetto alla settimana precedente (1,4% al 24/01/2024). È quanto emerge dal monitoraggio di Iss e Ministero della Salute.
“Gli ultimi mesi hanno definitivamente messo in evidenza ormai in maniera inequivocabile che siamo di fronte alla endemizzazione del SARS-CoV-2.
Questi risultati sono il frutto dell'immunità ibrida, degli strumenti terapeutici e di prevenzione messi in campo.” Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.
I tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nelle fasce di età più alte, (tassi di ospedalizzazione nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 41 e 69 per 1.000.000 ab. e tassi di mortalità nelle fasce 80-89 e >90 anni rispettivamente pari a 9 e 25 per 1.000.000 ab); anche il tasso di ricovero in terapia intensiva è più elevato nella fascia di età >90 e pari a 2 per 1.000.000 ab.
Diffusione
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 23/01/2024 è sotto la soglia epidemica, pari a 0,57 (0,53–0,62), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt 0,60 (0,56–0,64) al 16/01/2024).
L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 25/01/2024 - 31/01/2024 è pari a 7 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (10 casi per 100.000 abitanti nella settimana 18/01/2024 - 24/01/2024).
L’incidenza settimanale (25/01/2024 - 31/01/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in diminuzione in quasi tutte le Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (13 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Basilicata, Sardegna e Sicilia (1 caso per 100.000 abitanti).
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è diminuzione in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 60 anni, stabile rispetto alla settimana precedente.
La percentuale di reinfezioni è il 44% circa, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente.
Varianti
In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen (dati al 29 gennaio 2024), JN.1 (discendente di BA.2.86) rappresenta attualmente la variante predominante, con una proporzione pari al 75,2% nell’ultima settimana di campionamento consolidata (8-14 gennaio 2024). Tra i diversi sotto-lignaggi identificati, il parentale JN.1 risulta essere il più frequente (48,3%).