Studi e Analisi
Monitoraggio Covid. Nuovi casi ancora in aumento (+31%). Salgono anche i ricoveri e l’indice Rt torna sopra la soglia epidemica.
Vaia: “Vaccinazione decisiva”
Aumento del 31% dei nuovi casi di Covid nell’ultima settimana. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale di Iss e Ministero in cui si sono registrati 44.955 nuovi casi con un’incidenza che sale a 76 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 58 di sette giorni fa. I decessi negli ultimi 7 giorni sono stati 235 rispetto ai 192 della settimana precedenti. Il tasso di positività sale al 17,6% rispetto al 15,3% di sette giorni prima.
Al 22/11/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata, pari al 7,7% (4.811 ricoverati), ma in aumento rispetto alla settimana precedente (6,7% al 15/11/2023). In leggero aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,5% (137 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (1,4% al 15/11/2023).
I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.
“Il Servizio sanitario nazionale, in tutte le sue articolazioni, - spiega Francesco Vaia, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria - è chiamato a impegnare ogni risorsa per una campagna di prevenzione che vede nella vaccinazione lo strumento decisivo. È nostro dovere, perché possibile, ridurre la mortalità e limitare un eventuale aumento delle ospedalizzazioni, che ad oggi sono comunque assolutamente sotto controllo come indicano i dati”.
“Per questo, con le ultime circolari alle Regioni – aggiunge - abbiamo rimarcato l’importanza di promuovere l’offerta attiva delle vaccinazioni affinché, oltre all’importante lavoro dei Dipartimenti di prevenzione, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie, la vaccinazione sia disponibile anche negli ospedali e nelle RSA, nonché negli ambulatori pubblici e privati che hanno in carico le persone fragili e/o affette da malattie croniche. Allo stesso modo, massima attenzione continuerà a essere dedicata alla sorveglianza dell’andamento epidemiologico di tutti i virus respiratori. Desidero ringraziare a tale riguardo l’Istituto Superiore di Sanità per l’eccellente lavoro svolto con il Sistema di sorveglianza RespiVirNet che ci permette di avere settimanalmente dati aggiornati sui casi di sindromi simil-influenzali su cui basare le nostre azioni di sanità pubblica. Nessun allarme infine – conclude Vaia - sul tema delle malattie respiratorie pediatriche in Cina, che stiamo monitorando attentamente in stretto raccordo con le Istituzioni internazionali”.
Diffusione
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 14/11/2023 è pari a 1,12 (1,08 - 1,17), in aumento rispetto alla settimana precedente (Rt=0,93 (0,89 - 0,98) al 7/11/2023, e sopra la soglia epidemica.
L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 16/11/2023-22/11/2023 è pari a 76 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (09/11/2023-15/11/2023 pari a 58 casi per 100.000 abitanti.
L’incidenza settimanale (16/11/2023-22/11/2023) dei casi diagnosticati e segnalati è in aumento in quasi tutte le Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (176 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti).
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza è in aumento in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 58 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti.
La percentuale di reinfezioni è circa il 44%, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente.
Varianti
In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 20 novembre 2023), si continua ad osservare una predominanza di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d’interesse EG.5, con diversi sotto-lignaggi, si conferma maggioritaria.