Studi e Analisi
Monitoraggio Covid. La curva prosegue la discesa: incidenza e indice Rt in calo
Prosegue la discesa del Covid. Sono 33.841 i casi di Covid-19 registrati in Italia nella settimana 12-18 ottobre, in calo rispetto ai 41.626 della precedente rilevazione.
L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 12/10/2023-18/10/2023 è pari a 58 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (05/10/2023-11/10/2023, 71 casi per 100.000 abitanti). Al 18/10/2023 l’occupazione dei posti letto in area medica resta limitata, pari al 5,7% (3.551 ricoverati), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (5,8% all’11/10/2023). Resta invariata rispetto all’11/10/2023 l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,3% (119 ricoverati). È quanto emerge dal bollettino settimanale di Iss e Ministero della Salute.
Negli ultimi sette giorni ci sono stato 97 deceduti con una variazione di +22,4% rispetto alla settimana precedente (n: 161). Sono stati effettuati 245.458 tamponi con una variazione di -9,1% rispetto alla settimana precedente (n: 270.011). Il tasso di positività si attesta al 13,8% con una variazione di -1,6% rispetto alla settimana precedente (15,4%).
I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 10/10/2023 è pari a 0,93 (0,89 – 0,98), è in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt=1,08 (1,03 – 1,13) al 03/10/2023) e sotto la soglia epidemica.
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella >90 anni. L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, sostanzialmente stabile rispetto alle settimane precedenti.
La percentuale di reinfezioni è circa il 42%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.
“I dati elaborati dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità confermano il modesto impatto sulla rete ospedaliera e l’esigenza di tutela delle fasce più fragili, rispetto alle quali il Ministero ha avviato ogni azione di protezione e di prevenzione”, spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.
Varianti
In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 16 ottobre 2023), si osserva una co-circolazione di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB. Tra questi, in accordo con quanto osservato in diversi Paesi, la variante d’interesse EG.5, ed in particolare EG.5.1.1, si conferma predominante.