Studi e Analisi
Influenza e sindromi simil influenzali. Incidenza ancora in calo. A oggi 7,5 milioni di casi
Nella prima settimana del 2023 l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è ancora in calo e pari a 10,4 casi per mille assistiti (12,3 nella settimana precedente).
Due le Regioni (Valle d’Aosta, Abruzzo) in cui l’incidenza si colloca nella fascia di massima intensità.
L’incidenza delle ILI è in diminuzione in tutte le fasce di età. Risultano comunque più colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 24,6 casi per mille assistiti (33,7 nella settimana precedente).
Queste le incidenze nelle altre fasce d'età: fascia di età 5-14 anni a 10,61; fascia 15-64 anni a 10,34 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,63 casi per mille assistiti.
I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati questa settimana circa 612.000, per un totale di circa 7.497.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori, tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.
Durante l’ottava settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2022/2023, la circolazione dei virus influenzali sul territorio nazionale risulta in progressiva diminuzione e si registra un ulteriore calo nella proporzione dei campioni risultati positivi per influenza (17,2%), rispetto alla settimana precedente (24%).
Nel complesso, dall’inizio della stagione, sono stati identificati 3.868 virus influenzali di tipo A e 51 di tipo B. Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 è ancora prevalente.
La Calabria non ha ancora attivato il sistema Influnet.