Nelle ultime 24 ore sono stati confermati dall’Ecdc 30 ulteriori casi di SARS-CoV-2 da variante Omicron nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo (UE/SEE), per un totale complessivo di 212 confermati casi fino ad oggi.
Sono stati segnalati casi da 18 paesi: Austria (11), Belgio (9), Cechia (1), Danimarca (32), Finlandia (7), Francia (25), Germania (15), Grecia (1), Islanda ( 12), Irlanda (1), Italia (9), Lettonia (2), Paesi Bassi (18), Norvegia (19), Portogallo (34), Romania (2), Spagna (7) e Svezia (7) secondo alle informazioni provenienti da fonti pubbliche.
Un nuovo paese dell'UE/SEE (Lettonia) ha segnalato la variante Omicron e sono attualmente in corso indagini su numerosi casi probabili in diversi paesi.
Sulla base di fonti disponibili pubblicamente e limitate, la maggior parte dei casi confermati ha un legame epidemiologico con storie di viaggi in paesi africani.
Tuttavia diversi paesi dell'UE/SEE (Belgio, Danimarca, Germania, Spagna) hanno rilevato casi senza un legame epidemiologico con aree in cui è documentata o presunta la trasmissione comunitaria della variante di Omicron.
La Finlandia ha segnalato casi con anamnesi di viaggi all'interno dell'UE/SEE (Svezia).
Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni si presentano come asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati decessi tra i casi di contagio con Omicron.
Ma, avverte l’Ecdc, sono dati che dovrebbero essere valutati con cautela in quanto il numero di casi confermati è troppo basso per capire se lo spettro clinico della malattia di Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate.
Nei Paesi e territori al di fuori dell'UE/SEE sono stati segnalati finora 693 casi confermati da variante Omicron. I 29 paesi che riportano casi confermati sono: Argentina, Australia, Botswana, Brasile, Canada, Cile, Regione amministrativa speciale di Hong Kong, Ghana, India, Israele, Giappone, Malesia, Maldive, Messico, Nepal, Nigeria, Arabia Saudita, Senegal, Singapore, Sud Africa, Corea del Sud, Sri Lanka, Svizzera, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d'America, Regno Unito, Zambia e Zimbabwe.
Complessivamente, quindi, a livello globale sarebbero in tutto 905 i casi confermati segnalati da 47 paesi.
Ma i casi potrebbero essere di più. Tuttavia su questi dati pesa l’incertezza sulle modalità di tracciamento e di segnalazione. A riprova di ciò il caso della Danimarca che proprio ieri ha segnalato che ai 32 casi di variante Omicron accertata col sequenziamento del Genoma (che sono poi quelli indicati nel report odierno dell’Ecdc) si devono aggiungere altri 151 casi con tampone molecolare (PCR) che porterebbero il totale dei casi danesi a 183, praticamente quasi il numero dei casi totali registrati ufficialmente dall’Ecdc.
In proposito
Henrik Ullum, CEO dello Statens Serum Institut danese ha dichiarato che "stiamo assistendo a un preoccupante aumento del numero di infetti da Omicron in Danimarca e che ci sono catene di infezione in corso, in cui l'infezione è osservata tra le persone che non hanno viaggiato o hanno collegamenti con i viaggiatori".