L’incidenza che continua a salire e un indice Rt che timidamente scende di qualche centesimo. Sono i numeri del report di monitoraggio della Cabina di regia che mostrano un’incidenza settimanale che passa da 125 a 155 e l’indice di trasmissibilità che da 1,23 scende a 1,20. Intanto aumentano i letti occupati da pazienti Covid con la Pa di Bolzano che da lunedì raggiungerà il Friuli Venezia Giulia in zona gialla. Ma ci sono anche
altre regioni che rischiano nelle prossime settimane.
Ecco i dati principali emersi dalla cabina di regia:
L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 155 per 100mila abitanti (26/11/2021-02/12/2021) vs 125 per 100mila abitanti (19/11/2021-25/11/2021), dati flusso Ministero Salute.
Nel periodo 10 novembre – 23 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,20 (range 1,12 – 1,28), al di sopra della soglia epidemica. É in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021 vs Rt = 1,15 (1,11-1,19) al 16/11/2021).
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre) vs il 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 9,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 02 dicembre) vs l’8,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 25 novembre).
Una Regione risulta classificata a rischio basso, 20 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, due Regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 20 aprile 2020.
13 Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (30.966 vs 23.971 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (33% vs 34% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 45%), mentre è in aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (22% vs 21%).