18 maggio -
“L’Italia è leader nel mondo tra i paesi in cui una diagnosi di tumore maligno non diventa automaticamente una condanna definitiva. Dobbiamo saperlo e ricordarcelo”, ha detto Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati (Demo.S) nel corso della presentazione del IX Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici realizzato dalla F.A.V.O in collaborazione con il Censis.
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Più di tre milioni di italiani, a distanza di cinque anni da una diagnosi di cancro convivono con la propria malattia: si tratta di un italiano su venti. E per tanti questa diventa una nuova cronicità”, ha spiegato Marazziti. “Tra tutti i tumori diagnosticati, un quarto si collocano tra le ‘malattie rare’. Il Parlamento, la Commissione Affari Sociali, sulla spinta di un Intergruppo Parlamentare, ha approvato all’unanimità una mozione che ha portato il governo a inserire nella RTNR, la Rete Nazionale dei Tumori Rari, nel Servizio Sanitario Nazionale, e diverse malattie rare nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza”.
“Ma la battaglia si deve giocare sulla accessibilità ai farmaci, troppo disuguale da Regione a Regione e, soprattutto, sulla qualità della vita – ha poi sottolineato il Presidente della Commissione Affari Sociali.
“Proprio perché molti tumori diventano cronicità, bisogna avvicinare terapia e persone, senza la necessità in tutti i casi di dover tornare in ospedale, alleggerendo gli ospedali e la vita delle persone. E occorre lavorare su un DRG oncologico che contenga la riabilitazione, l’assistenza domiciliare, gli aiuti territoriali, riducendo ‘l’ospedalocentrismo’, ha aggiunto.
“Si può lavorare a ripensare la distribuzione diretta e per conto del farmaco oncologico, unificando la distribuzione, mantenendo invariata la spesa, valorizzando la rete delle farmacie di servizio, aumentandone la funzione pubblica”. “E’ una pista di lavoro sempre più urgente”, ha concluso Marazziti.
18 maggio 2017
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