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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

I farmaci ci aiuteranno a sconfiggere il cancro. Ne è convinto il 54% degli italiani

12 maggio - Sulla cura efficace, sulla guarigione possibile, sull’abbattimento degli effetti collaterali delle cure, sulla riduzione dei costi sociali e sul reinserimento sociale dei malati esistono grandi aspettative sociali, visto che oltre il 54% degli italiani pensa che le nuove cure mediche e i nuovi farmaci siano le innovazioni tecnologiche e sociali che più cambieranno la vita degli italiani nel prossimo futuro; e la pensa così il 48,6% dei più giovani, il 50,3% dei 30-44enni, il 55,5% dei 45-64enni ed il 60,4% degli over 65enni.
Il 54% degli italiani ritiene inoltre che il farmaco ha contribuito e contribuisce molto alla sconfitta delle malattie mortali e quasi il 76% al miglioramento della qualità della vita.
È quanto emerge da un’indagine del Censis su 1.200 italiani presentata oggi al Senato e contenuta nel 3° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. “È evidente che questa dinamica coinvolge in modo particolare i tumori – spiega Elisabetta Iannelli, segretario della Favo (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) – perché costituiscono l’area terapeutica in cui più si stanno concentrando gli sforzi di investimento per l’innovazione. Migliora la sopravvivenza dei pazienti oncologici e si radica la convinzione che guarire dal cancro è possibile”.
Per quanto riguarda il futuro della ricerca, oltre il 68% degli intervistati indica come priorità assoluta la scoperta di farmaci per guarire patologie ancora incurabili, poco meno del 29%, l’esigenza di individuare molecole meno rischiose con minori effetti collaterali di quelli attuali ed il 12,6% terapie più personalizzate. “È importante – secondo Francesco De Lorenzo, presidente della Favo – il riferimento alla cura efficace, non invasiva e con ridotti effetti collaterali, che costituisce la risposta più mirata possibile per ridurre gli attuali costi sociali legati a patologie gravi, a cominciare da quelle tumorali”.
 
12 maggio 2011
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