17 dicembre -
Mario Braga, tra i referenti Agenas per il coordinamento del
PNE 2016, in quest’intervista ci spiega le novità dell’ultima edizione.
Dottor Braga, la più grossa novità del PNE 2016 è senza dubbio il sistema di valutazione Treemap. Ce ne parla?
In questa edizione sostanzialmente abbiamo approfondito la modalità di valutare le strutture ospedaliere dal punto di vista sintetico. Per ora su 7 aree cliniche ma è un passo importante. E poi mi faccia dire che con l’introduzione delle Infografiche quella che è un’informazione di nicchia per addetti ai lavori ha anche la possibilità di essere letta facilmente dal cittadino.
Spicca il dato di Sicilia e Toscana con valori di qualità sullo stesso livello.
Il caso Sicilia è la dimostrazione che il Pne funziona. La Regione già da qualche anno ha adottato questo strumento per valutare i Dg e su determinate aree si vede che la Sicilia ha fatto passi in avanti. Stesso discorso per il Lazio. Certo in riferimento alla Toscana ricordo che il Treemap è basato solo su 7 aree, però a prescindere da ciò il dato siciliano è positivo.
Al contrario Campania, Abruzzo e Molise sono quelle con più ospedali con valori di scarsa qualità.
Guardi Campania e Molise non hanno migliorato. Per quanto riguarda l’Abruzzo possiamo dire che forse si sentono gli sforzi economici fatti per uscire dal commissariamento.
Ma che quadro ne esce del Paese?
Posso dire che l’Italia ha tenuto botta. C’è sempre il cronico divario nord-sud ma qualcosa si muove.
Nello specifico, la qualità dei dati del PNE 2016 com’è? Sono finite le zone d’ombra?
Guardi l’attività di audit è cresciuta anche per l’impatto della legge di Stabilità sui piani di rientro per le aziende ospedaliere. Un miglioramento dei dati c’è, penso ad esempio all’infarto, ma è chiaro che c’è un problema costante di come migliorare la capacità di codifica.
I numeri sul Pronto soccorso sono affidabili statisticamente?
Non ancora, il flusso è debole
E per quanto riguarda il territorio?
Da un lato mi sento di dirle che i dati del Pne sull’ospedalizzazione indirettamente sono già dati che potrebbero essere riferiti al territorio e così molti altri già presenti. In riferimento ad indicatori specifici le posso dire che c’è una commissione ad hoc al lavoro su questo.
L.F.