6 aprile -
“La corruzione record nella sanità in Italia, associata agli immensi sprechi che caratterizzano il settore, produce un danno diretto ai cittadini, perché toglie risorse al comparto e determina un peggioramento del servizio reso”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati emersi dall’indagine realizzata da Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanita' e Rissc.
“Sei miliardi sottratti dalla corruzione alla sanità equivalgono a 100 euro annui di danno diretto per ogni singolo utente italiano, neonati compresi; soldi che vengono tolti alle prestazioni in favore dei pazienti e alle strutture sanitarie pubbliche – spiega il presidente
Carlo Rienzi – La prova delle ripercussioni negative per l’utenza risiede nel costante peggioramento del servizio sanitario, che negli ultimi anni ha dovuto subire drastici tagli lineari, riduzioni di posti letto negli ospedali, e un incremento di casi di malasanità o assistenza al di sotto degli standard minimi”.
“E’ intollerabile e vergognoso che i cittadini siano costretti a finanziare attraverso le tasse la corruzione della sanità, ricevendo un servizio qualitativamente e quantitativamente inferiore” – conclude Rienzi.