30 aprile -
Un solo indicatore riguardante l’assistenza farmaceutica è riportato nei “bersagli” riassuntivi, ed è la spesa lorda procapite per i farmaci di fascia A utilizzati sul territorio. Ovvero: quanto si spende in media per ogni cittadino in farmaci rimborsati dal Ssn, compresi i ticket.
L’indicatore è poi elaborato per dare lo “scostamento dalla mediana” di ciascuna Regione, poiché si considera che un eccesso di consumi superiore alla media sia indice di possibili sprechi, ma anche che consumi troppo ridotti siano indicatori di un “vuoto di offerta” che potenzialmente genera altre inappropriatezze, ovvero ricoveri ospedalieri non necessari o aggravamento delle patologie.
Solo le Marche e l’Emilia Romagna si mantengono sul dato più virtuoso, mentre il maggior consumo si ha in Calabria e il minore nelle Province di Bolzano e di Trento, probabilmente legato ad un diverso sistema di distribuzione attraverso gli ospedali. (Vedi allegato T1)
Nelle analisi delle diverse Regioni viene anche esaminata la percentuale di utilizzo di farmaci equivalenti, sia in termini di spesa che in termini di volume di farmaci. In questo caso le differenze tra Regioni non sono troppo marcate: i farmaci con brevetto scaduto coprono il 23,4% della spesa farmaceutica territoriale della Lombardia, la Regione dove meno si utilizza questo tipo di medicinali, mentre in Toscana arrivano al 32,9% del totale di spesa. (Vedi allegato T2)