21 dicembre -
Sistema a gestione diretta o attraverso le polizze assicurative o in forma mista. Ma non solo, differenze anche tra gestione regionale o aziendale. Insomma una giungla. A mettere ordine, e scattare una fotografia, tra i sistemi di gestione dei sinistri in sanità ci ha pensato l’Osservatorio Agenas nel suo Rapporto in cui ha dedicato un’area ad hoc al tema. Ma vediamo com’è lo scenario. Da indagini periodiche effettuate da Agenas risulta difatti che
5 Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Liguria, Basilicata)
hanno adottato il modello di gestione diretta dei sinistri, internalizzando tutte le fasi della gestione dei sinistri e postando specifici accantonamenti nel Fondo Sanitario Regionale; di queste, Toscana, Basilicata, Liguria e alcune Aziende Sanitarie della Regione Emilia Romagna hanno adottato un sistema di gestione diretta ormai a regime; la Regione Siciliana, con delibera della giunta regionale, ha di recente approvato il passaggio ad un sistema di gestione diretta del rischio con istituzione di un proprio fondo.
La
Regione Marche ha optato per un sistema di gestione diretta per quanto riguarda l’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale) mentre l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, l’Azienda Ospedale Marche nord e l’INRCA hanno in corso una polizza assicurativa con franchigia.
Sono sempre 5 Regioni (Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Umbria, Veneto) hanno adottato un sistema di gestione mista. Il modello prevede dunque l’affidamento della gestione dell’evento dannoso alle Aziende sanitarie e il trasferimento della trattazione e della liquidazione dei danni alla compagnia assicurativa per importi eccedenti la soglia stabilita, o comunque per i cosiddetti “danni catastrofali”.
La Regione
Valle d’Aosta e le
Provincie Autonome di Trento e di Bolzano hanno optato per il ricorso alla polizza assicurativa; quella di Bolzano dal 2009 non prevede più alcuna franchigia. L’Azienda Sanitaria Regionale Molise ha stipulato una polizza assicurativa che prevede una franchigia aggregata, mentre Regione Lombardia e Regione Calabria hanno recentemente sottoscritto una polizza regionale.
Per quanto riguarda la
Regione Lazio, dalle ultime rilevazioni, risulta
in prevalenza un modello di gestione mista a livello aziendale con franchigia variabile. Talune Aziende della Regione attuano una gestione dei sinistri attraverso polizze assicurative con franchigie contenute. Altre ancora hanno adottato un modello di gestione diretta.
Anche nella
Regione Puglia, attualmente, non si evidenzia un indirizzo regionale unitario; l’ASL di Bari e gli IRCCS pubblici, De Bellis e Oncologico di Bari, hanno adottato un sistema di gestione diretta del rischio. Per quanto riguarda le altre Aziende Sanitarie è in vigore una polizza con Self Insured Retention variabile.
La medesima assenza di politica unitaria regionale nelle strategie di gestione del rischio RCT/O si rileva nella
Regione Sardegna, nella
Regione Abruzzo e nella
Regione Campania; in quest’ultima sono presenti alcune Aziende Sanitarie che hanno in essere polizze assicurative e altre che hanno adottato un sistema di gestione diretta (ASL Napoli 2) benché la prospettiva sia quella di un maggiore accentramento nel modello di gestione dei sinistri mediante liquidazione diretta da bilancio regionale.
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa dei modelli adottati dalle Regioni e P.A.