14 maggio -
"Il rapporto Favo presentato oggi dal presidente De Lorenzo lancia una sfida senza appello alla politica e alle istituzioni: chi in trincea assiste i malati oncologici chiede di non essere lasciato solo nella fase post riabilitazione e di prevenzione terziaria. Dal cancro si può guarire, ma non si può pensare di lasciare soli i malati una volta superata la fase acuta. Per rispondere a questo sacrosanto bisogno di salute bisogna intervenire sui Lea trovando risorse vere: operazione possibile solo con riforme coraggiose ammettendo una volta per tutte che il Servizio Sanitario Nazionale non se la passa poi così bene". È quanto dichiara
Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati durante la presentazione del VII Rapporto Favo sulla condizione del malato oncologico.
"Alla Camera, insieme a Favo e ad altre associazioni a tutela dei pazienti, abbiamo combattuto una bellissima e, di questi tempi spavalda, battaglia in Aula per intervenire sulla riforma del Titolo V della Costituzione e garantire concretamente a livello nazionale il diritto di salute dei cittadini, al di là delle dichiarazioni di principio dell'articolo 32 e dei ventuno sistemi sanitari regionali tutt'altro che simili. Abbiamo ottenuto l'attenzione del governo con il parere favorevole a un ordine del giorno, ma il tema di una sanità davvero uguale per tutti resta ancora aperto" conclude Vargiu.