15 gennaio -
Il rapporto elaborato dall’Ocse evidenzia “le numerose qualità del nostro Ssn, caratterizzato da importanti punti di forza”. Tuttavia non mancano “le debolezze su cui è necessario intervenire e, in questo senso, il Patto per la Salute procede nella direzione giusta”. E’ la valutazione espressa dal ministro
Beatrice Lorenzin, nel corso della presentazione del documento ‘‘Revisione Ocse sulla qualità dell’assistenza sanitaria in Italia’, presentato oggi a Roma presso la sede ministeriale di Lungotevere Ripa.
La prima criticità che emerge “è legata al sistema di governance, ancora troppo frammentato e spesso incapace di garantire piena attuazione alle linee nazionali. Le sperequazioni nel Paese sono ancora troppe e non mi riferisco soltanto al divario tra Nord e Sud”. I Piani di Rientro “esistono in varie aree del Paese e vanno chiusi al più presto, perché devono concernere una logica emergenziale e non la normalità”.
Essenziale poi “rinforzare i meccanismi di valutazione e misurazione che, a loro volta, sono decisivi per la capacità di generare innovazione”. In questo senso è necessario “uniformare i dati che ci sono e in grande quantità. Tuttavia se custoditi gelosamente dalle varie realtà, si rivelano inutili. Come evidenzia lo studio dell’Ocse, bisogna mettere in rete le informazioni e renderle comprensibili”. Le risorse finanziarie investite per l’informatizzazione “sono consistenti, ma la sfida è farle fruttare, evitando che i vari sistemi parlino linguaggi diversi”.
Il miglioramento della governance e dei sistemi di valutazione “passa inevitabilmente per una gestione delle aziende in sanità all’insegna di criteri manageriali, basati sulla meritocrazia. Il disegno di legge Madia interviene in maniera ottimale e spero che il suo iter venga velocizzato, magari inserendolo all’interno di un decreto legge. Esso infatti garantisce procedure meritocratiche per la scelta dei ruoli apicali all’interno del Ssn”.
Il documento dell’Ocse riserva ampia spazio al Patto per la Salute, esprimendo un giudizio positivo sulla sua architettura. “Stiamo lavorando intensamente per assicurare una completa attuazione di tutte le componenti del Patto, che rappresenta il volano principale per ridurre la frammentazione e per uniformare i sistemi di valutazione”.
Altri interventi in cantiere, spiega Lorenzin, riguardano “la riforma dei Drg che vanno armonizzati a livello nazionale e un maggiore attenzione, sia economica che culturale, alla prevenzione che rappresenta il migliore investimento per il futuro”. E, in quest’ottica, “sono felice che le mie valutazioni sul fumo abbiano innescato un ampio dibattito, che è arrivato a coinvolgere operatori e
artisti”.
In ballo ci sono anche le riforme istituzionali “e in particolare la revisione del Titolo V che non deve smantellare le Regioni, ma consentire di armonizzare gli interventi in tutto il Paese. E’ fondamentale costruire politiche nazionali su alcuni temi che non possono essere trattati in altro modo: virus, pandemie e veterinaria”. Infine una battuta sui ticket: "Fino ad ora non c'è ancora una proposta sul tavolo".