18 novembre -
“Il dato che emerge con maggiore evidenza dall’indagine è la mancanza del Parlamento tra gli interlocutori istituzionali. Si tratta di un aspetto su cui intervenire al più presto, perché se tutti gli attori non interagiscono organicamente il rischio è che il sistema vada in corto circuito". E' il commento di Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, sull'indagine Swg sul ruolo delle associazioni dei pazienti.
"Credo si arrivato il momento - ha aggiunto - di istituire una consulta, sia a livello nazionale che locale, poiché garantirebbe dei momenti partecipativi imprescindibili. Sarebbe fondamentale soprattutto in una fase come questa, in cui si giocherà una partita decisiva per quanto concerne l’accesso ai nuovi farmaci per l’epatite e per il diabete. Ora più che mai tutte le componenti devono fare squadra: in caso contrario rischiamo di dover rinunciare all’universalismo del Ssn. Allo stesso tempo auspico che le associazioni dei pazienti si dotino di una Carta in cui vengano indicate le loro funzioni, di una sorta di codice di indirizzo. E’ infatti necessario che venga valorizzata la loro capacità di comunicare e di informare, costruendo reti di facile accesso per la cittadinanza. Altro tratto che deve contraddistinguere le associazioni è la volontarietà: solo così è possibile garantire terzietà”.
18 novembre 2014
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