8 ottobre -
Ecco qui di seguito le proposte per tornare a crescere dell'Associazione delle aziende dei dispositivi biomedicali:
RETI DI ECCELLENZA: promuovere la realizzazione di apposite reti di eccellenze nazionali, una per ciascuna branca medico-specialistica e tecnologica in cui l’Italia ha punti di forza da valorizzare
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: creare a livello nazionale una struttura di trasferimento tecnologico specializzata in campo sanitario, quale mercato di sbocco delle innovazioni in questione
STRATEGIA DI COORDINAMENTO CENTRALE: promuovere l’implementazione di un coordinamento delle politiche regionali di finanziamento a sostegno della ricerca e dell’innovazione in campo sanitario in modo da non disperdere le risorse a disposizione e di fare il più possibile massa critica
FINANZIAMENTI PUBBLICI: definire una strategia “Italia 2020” finalizzata a cogliere al massimo le opportunità dei bandi comunitari nell’ambito di “Europa 2020”
STUDI CLINICI: rendere uniformi tempistiche, modalità di presentazione dei protocolli clinici e tariffe di rimborso spese applicate ai comitati etici locali
STATUS DI IMPRESA INNOVATIVA: introdurre lo status di impresa innovativa nei settori industriali ritenuti strategici per il Paese, tra i quali quello dei dispositivi medici.
CREDITO D’IMPOSTA: introdurre un credito d’imposta per i prossimi 10 anni, destinato alle imprese realmente innovative attraverso meccanismi di valutazione che premino la produttività degli investimenti
DOMANDA PUBBLICA: promuovere una domanda pubblica di tecnologie sanitarie che risulti di stimolo all’innovazione e non spinga verso l’omologazione dei prodotti sul mercato
TEMPI DI PAGAMENTO: normalizzare i tempi di pagamento rispettando la direttiva europea che impone il saldo delle fatture a 60 giorni.