11 luglio -
Tra i documenti pubblicati dall’Oms insieme all’ultimo report sull’“epidemia” di consumo di tabacco, anche una
dichiarazione che riguarda le sigarette elettroniche e la loro efficacia come strumenti per smettere di fumare: in essa l’Organizzazione mondiale della Sanita chiarisce di non avere abbastanza elementi per giungere a una conclusione univoca e che finché non si avranno è meglio evitare di usarla.
Nonostante le “e-cigs” siano considerate universalmente come alternative al tabacco o come strumenti che aiutano a smettere di fumare, in realtà non esistono studi scientifici che ne dimostrino sicurezza ed efficacia come esistono per tutti gli altri tra questi ausili, come cerotti o gomme alla nicotina. “I benefici alla salute che di solito sono utilizzati per pubblicizzare queste sigarette sono quindi da considerarsi o senza base scientifica o inaccurati o addirittura fuorvianti”, scrivono dall’Oms senza mezzi termini.
Inoltre, il meccanismo di funzionamento delle sigarette elettroniche come aiuto per smettere di fumare è diverso da quello degli altri strumenti di questo tipo: a differenza dei cerotti e delle gomme alla nicotina, infatti, porta questa sostanza direttamente nei polmoni, e le conseguenze di questo sono sconosciute. “Il trasporto di nicotina direttamente ai polmoni potrebbe essere pericoloso”, si legge nel documento. “In più il rischio potrebbe variare in base alla quantità di nicotina, cosa che è ancor più difficile da stabilire, visto che in base al produttore la dose e la concentrazione di nicotina può variare anche di molto, nelle sigarette elettroniche”.
Per questo, spiega l’Oms, sono necessari studi che testino questo strumento in maniera scientifica. “Finché questo non accade, e ogni dubbio su sicurezza ed efficacia delle sigarette elettroniche venga fugato da un ente regolatorio competente, i consumatori dovrebbero essere consapevoli che l’uso di questi strumenti non è raccomandato”.