11 luglio -
La World Lung Foundation, una delle più importanti fondazioni no-profit che si occupano di dare supporto alle organizzazioni pubbliche e private che si occupano di salute delle vie respiratorie, ha comunicato oggi di accogliere con entusiasmo il Report on the Global Tobacco Control Epidemic 2013 pubblicato dall’Oms, che sottolinea l’importanza del divieto di pubblicizzazione, promozione o sponsorizzazione del fumo.
In particolare, l’organizzazione pone l’accento sull’importanza del potenziale ruolo giocato dai mass media nell’aumentare la consapevolezza sui reali rischi dell’uso del tabacco, nel ridurne l’uso, nell’aumentare il numero di persone che tentano di smettere, nel diminuire l’esposizione al fumo passivo. “Ci congratuliamo con l’Oms per la pubblicazione di questo report”, ha commentato
Peter Baldini, capo esecutivo della World Lung Foundation. “Dimostra chiaramente la necessità di fermare l’industria del tabacco e il suo marketing, e sottende all’obbligo che si ha verso la popolazione di chiarificare i rischi che si corrono se si fuma. Abbiamo l’urgenza di far sì che i governi stipulino leggi più restrittive per vietare il marketing sulle sigarette e implementino campagne mediatiche nazionali per combattere contro decenni di disinformazione da parte dell’industria del tabacco”.
Baldini ha poi aggiunto: “Abbiamo sempre più prove che le campagne grafiche e mediatiche nazionali anti-tabacco fanno un buon lavoro di sensibilizzazione e possono portare a un cambio di comportamento a livello dell’intera popolazione. Le pubblicità in televisione, ad esempio, dimostrano che i pericoli per la salute dovuti al fumo sono facilmente compresi tramite questo tipo di campagne, che sono efficaci verso tutta la popolazione, senza differenze ad esempio di stato sociale. Una campagna recente in Senegal, ad esempio è risultata in un incremento quasi del 600% nelle chiamate al numero verde nazionale che dà supporto a chi vuole smettere di fumare”. Concludendo: “Un tale successo mostra alle altre nazioni come questo tipo di politiche possa essere altamente efficace e con un buon rapporto qualità/prezzo. Per questo continueremo a lavorare con i governi in giro per il mondo, nel tentativo di aiutarli a comprendere quanto i mass media possano essere importanti in questo ambito. Anche perché c’è bisogno urgente di azione, in particolar modo nei paesi a basso e medio reddito, che al momento sono il bersaglio preferito per il marketing dell’industria del tabacco”.