16 maggio -
“Aveva l'87% di probabilità di contrarre un tumore al seno, ma nessuno le ha spiegato che c’era anche il 13% di possibilità di non contrarlo per nulla? E che oggi per quell'87% avrebbe avuto oltre il 90% di speranza di vita?”. Se lo chiede il direttore generale Federsanità Anc
i Enzo Chilelli per cui “la scelta di Angelina Jolie di sottoporsi ad una duplice mastectomia preventiva per ridurre il rischio di cancro al seno sta facendo discutere la comunità medico-scientifica. Ma chi potrà seguire il suo esempio, se non poche donne molto ricche? Tutte le altre dovranno conformarsi ai protocolli e continuare a fare mammografie. Proprio su queste donne bisogna, al contrario, accendere i riflettori e porre la giusta attenzione: sono tutte donne normali che si sottopongono quotidianamente a normali controlli di routine proprio per evitare quel tipo di intervento. Sono loro il vero esempio da seguire”.
“Tra l’altro - conclude Chilelli - proprio citando i dati Censis in occasione dell'VIII Giornata del malato oncologico, le donne colpite da questa malattia sono quelle più reattive: la prima reazione alla diagnosi è connotata dalla paura, indicata da oltre il 37% delle pazienti, ma segue, con oltre il 30%, la voglia di reagire. Il 26% dichiara di non avere un caregiver”.