9 maggio -
“Il rapporto Agenas dimostra che i superticket producono più problemi di equità nellaccesso alle prestazioni che risparmi per le casse dello Stato.” Così Valerio Fabio Alberti, Presidente della Federazione Asl e Ospedali (Fiaso), commenta l’indagine sugli effetti delle crisi economica e dei ticket sulle prestazioni specialistiche e diagnostiche.
“Aver spinto l’acceleratore sui ticket –prosegue Alberti- non ha prodotto gli effetti economici sperati è ha invece generato un forte calo delle prestazioni tra gli assistiti non esenti , che con redditi annui anche di poco sopra la soglia dei 36mila euro lordi si sono visti costretti a pagare in media 150 euro l’anno di ticket, ai quali andrebbero poi aggiunti quelli sui farmaci, anche loro in aumento”.
“L’indagine Agenas mostra poi un progressivo spostamento di consumi verso il privato low cost, che ha finito per ridurre le entrate del pubblico”.
“Del resto –conclude Alberti- le ricerche dell’Osservatorio europeo sui sistemi sanitari, presentate in un recente seminario della Fiaso, indicano che le politiche di aumento dei ticket, espansione della sanità integrativa e tagli ai servizi adottate dai Paesi in crisi finanziaria hanno prodotto pochi risparmi e gravi diseguaglianze nell’accesso ai servizi per la salute. Forse sarebbe il momento di pensare alla sanità come un investimento, tanto più prezioso in una fase di recessione economica che finisce per incidere negativamente anche sullo stato di salute delle persone”.