toggle menu
QS Edizioni - venerdì 27 dicembre 2024

Guerra: “Resi disponibili 330 mln per le non autosufficienze"

16 ottobre - “Sono stati resi disponibili 330 mln di euro per le non autosufficienze grazie ad un lavoro di riprogrammazione dei Fondi europei. Il nostro Paese è purtroppo famoso per la sua capacità di perdere o non utilizzare i fondi che l’Europa rende disponibili. Uno dei primi lavori di questo Governo è stato proprio quello di andare ad analizzare la situazione intervenendo, come in questo caso, là dove possibile”. La notizia è stata data da Maria Cecilia Guerra, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel corso del suo intervento alla presentazione dell’XI Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità 2012 del CnAMC.


Guerra ha poi gettato acqua sul fuoco delle polemiche spiegando che “non ci saranno ristrettezze sulla legge 104 nella legge di Stabilità, si trattava solo di ipotesi che sono state cassate”. Salta dunque quanto era stato previsto per i dipendenti pubblici riguardo i permessi per l'assistenza di parenti disabili (legge 104). La norma inizialmente prevista prevedeva la riduzione del 50% della retribuzione per i 3 permessi mensili e nessuna agevolazione per i disabili diversi da coniuge e figli.


Il sottosegretario ha poi parlato dei Lea, soffermandosi su un dato: “Ancora oggi non si è in grado di garantirli in maniera equa ed omogenea su tutto il territorio nazionale”. La logica dei Piani di rientro, secondo Guerra, deve essere anche questa: mantenere un costante lavoro di monitoraggio. “Non ci si può soffermare solo su logiche di risparmio – ha sottolineato – vanno avviati anche percorsi di appropriatezza e di responsabilizzazione”. “Sono proprio le Regioni il banco di prova della sanità. Perché, a parità di ripartizione, esistono Lea garantiti in maniera così differente da territorio a territorio?”, ha chiesto.

Il monitoraggio, secondo il sottosegretario, dovrebbe assumere una maggiore rilevanza anche per quanto riguarda i Fondi sociali. “È vero, negli anni questi fondi sono stati fortemente intaccati - ha detto - ma è altrettanto vero che fondi indifferenziati danno vita ad esiti troppo vaghi”.
“Gli investimenti nel sociale dovrebbero essere accompagnati da Piani che si prefiggano obiettivi precisi - ha concluso Guerra - obiettivi che dovrebbero essere costantemente monitorati e finanziati a seconda dei risultati ottenuti. Un ruolo chiave in tutto questo spetterebbe a cittadini e associazioni”.
16 ottobre 2012
© QS Edizioni - Riproduzione riservata