L’Italia e l’ostacolo della sostenibilità finanziaria
L’invecchiamento demografico in Italia è uno dei più rapidi in Europa e pone crescenti pressioni sul sistema di assistenza a lungo termine (LTC). Con oltre il 23% della popolazione composta da anziani, l’Italia si trova ad affrontare la necessità di riorganizzare il proprio sistema di LTC per rispondere alla crescente domanda di cure. Il nuovo "State of Long-term Care Toolkit" dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lanciato di recente, rappresenta un’opportunità strategica per l’Italia di allinearsi alle migliori pratiche europee e garantire un accesso più equo e sostenibile ai servizi di LTC.
Bisogni assistenziali crescenti e carenze nel sistema
Il modello assistenziale italiano ha storicamente fatto affidamento su cure informali, spesso erogate da familiari. Tuttavia, il cambiamento delle strutture familiari e l’invecchiamento della popolazione hanno creato un “vuoto di assistenza” che il sistema attuale fatica a colmare. Secondo i dati, in Italia molti anziani non ricevono il supporto necessario per le attività di vita quotidiana, come spostarsi, nutrirsi e ricevere assistenza sanitaria continuativa. In questo contesto, il toolkit dell’OMS offre un approccio basato su cinque componenti – bisogni assistenziali, input di sistema, output, risultati e impatti – che può aiutare l’Italia a identificare e colmare le lacune esistenti.
L’Italia e la sfida della sostenibilità finanziaria
Uno dei principali ostacoli per il sistema LTC in Italia è rappresentato dalla sostenibilità finanziaria. Attualmente, il sistema pubblico copre solo una parte dei costi di LTC, lasciando il resto a carico delle famiglie, con un impatto significativo sulle fasce di popolazione più vulnerabili. Il toolkit dell’OMS propone una maggiore attenzione alla trasparenza e all’allocazione delle risorse, suggerendo che la chiave per un sistema sostenibile risiede in una migliore gestione dei fondi e nell’adozione di modelli che integrino LTC con la sanità e l’assistenza sociale.
Valorizzazione del ruolo dei caregiver informali
In Italia, come in altri paesi europei, i caregiver informali – principalmente familiari, spesso donne – rappresentano una parte fondamentale dell’assistenza a lungo termine. Tuttavia, il loro contributo è spesso dato per scontato, con poche tutele e scarso accesso a formazione e supporto. Il toolkit dell’OMS evidenzia l’importanza di sostenere i caregiver informali attraverso politiche che ne riconoscano il valore e offrano loro un supporto concreto, come compensi economici, accesso a servizi di sollievo e programmi di formazione.
Innovazione e tecnologia per una ltc più accessibile
Un altro aspetto cruciale che emerge dal toolkit è l’importanza dell’innovazione e della tecnologia nell’assistenza a lungo termine. In Italia, l’adozione di tecnologie assistive e l’adeguamento degli spazi abitativi per consentire agli anziani di vivere autonomamente è ancora limitato. Il toolkit dell’OMS invita i paesi a investire in tecnologie assistive, come dispositivi di monitoraggio remoto e adattamenti abitativi, che possano facilitare la vita degli anziani e ridurre la dipendenza da caregiver.
Il ruolo delle comunità e dei servizi basati sul territorio
La frammentazione dei servizi di assistenza, spesso gestiti a livello regionale, rappresenta un altro ostacolo. L’OMS suggerisce un modello di assistenza più integrato e basato sulla comunità, che si allinei con la realtà territoriale italiana, caratterizzata da significative disparità regionali. Rafforzare i servizi domiciliari e le strutture di supporto alla vita indipendente nelle comunità potrebbe ridurre la pressione sulle strutture residenziali e offrire soluzioni più personalizzate e accessibili per le persone bisognose di LTC.
Verso una strategia nazionale per l’ltc
Il toolkit dell’OMS propone un approccio integrato che invita l’Italia a sviluppare una strategia nazionale per l’LTC, che tenga conto delle diversità regionali e delle necessità specifiche della popolazione anziana. Con una strategia unificata e linee guida chiare, l’Italia potrebbe migliorare l’accesso equo ai servizi, aumentare la qualità delle cure e promuovere l’efficienza del sistema. Gli studi pilota condotti dall’OMS in altri paesi europei, come Grecia e Irlanda, mostrano che una pianificazione nazionale efficace è in grado di superare le barriere locali e migliorare la qualità della vita degli anziani e dei caregiver.
Un appello all’azione
La sfida dell’invecchiamento della popolazione è imminente, ma il toolkit dell’OMS fornisce una roadmap dettagliata per aiutare l’Italia a costruire un sistema di assistenza a lungo termine che sia realmente inclusivo e sostenibile. Investire in risorse adeguate, valorizzare il ruolo dei caregiver informali, adottare nuove tecnologie e sviluppare una strategia nazionale sono solo alcuni dei passi essenziali per rispondere a questa sfida.
Il toolkit è, quindi, un’opportunità per l’Italia di fare un salto di qualità e di mettere in atto una vera riforma della LTC, garantendo che nessuno rimanga senza il supporto di cui ha bisogno. Come ha dichiarato la dottoressa Stefania Ilinca dell'OMS, “Mettendo le persone al centro dell’assistenza e coinvolgendo tutti gli stakeholder, possiamo creare un futuro in cui la LTC di qualità e accessibile sia una realtà per tutti”.