Castellone (M5S): “Più risorse e scorporo prevenzione da deficit”
“Non possiamo che essere d’accordo sulla visione di GIMBE e del suo presidente Nino Cartabellotta. A partire dal pilastro delle risorse e da quei tagli per 37 miliardi di euro dal 2009 al 2019. Poi, finalmente, si è invertito quel trend ed è importante sottolineare che l’incremento non è avvenuto solo l’anno in cui è crollato il Pil, ma anche dopo il suo rimbalzo, quando abbiamo dimostrato che era possibile raggiungere il livello della media europea. Credo che dovremmo parlare di investimento sanitario minimo: non si dovrebbe poter investire in spesa sanitaria meno del 7% di Pil. E dobbiamo anche garantire una spesa pro capite paritaria a livello regionale, perché esistono differenze inaccettabili. Il secondo pilastro è la prevenzione: non solo l’Italia investe troppo poco, ma io mi chiedo come si può non pensare di scorporare dal deficit le spese in prevenzione.
È inaccettabile che nei report, compreso quello di Draghi, si parli di potenziare la sicurezza sociale e di debito comune per le spese militari: l’Europa deve mettere in sicurezza la salute dei suoi cittadini, che è il bene più importante che c’è. E in Italia, in legge di bilancio, vanno investite più risorse, anche se da quello che ha detto Giorgetti ci aspettiamo solo tagli alla spesa pubblica e quindi anche alla sanità. Nei giorni scorsi, insieme alle associazioni che si occupano di oncologia e ricerca contro il cancro, abbiamo lanciato una proposta: aumentare il costo delle sigarette e del tabacco riscaldato per finanziare la sanità pubblica. Con cinque euro di aumento, come fatto in Francia, si otterrebbero 12 miliardi”.
Lo dichiara Mariolina Castellone, senatrice del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e vicepresidente del Senato, intervenuta in occasione della presentazione del VII rapporto sul Servizio sanitario nazionale di GIMBE.
“Ma dobbiamo ragionare anche su tante altre sfide – prosegue Castellone –. Su sprechi e inefficienze, visto che gli ultimi dati parlano di circa 60 miliardi all’anno in fumo, di cui 20 persi a causa della corruzione. Sull’aspettativa di vita, che se in una parte del Paese oggi è ridotta è anche perché si è fatto molto poco dal punto di vista ambientale. Sulla rete nazionale dei registri dei tumori, prevista da una legge che ho l’onore di dire che porta la mia firma e aspetta ancora i decreti attuativi. Sul personale sanitario e in particolare i medici di emergenza-urgenza: siamo ancora sicuri di voler tenere una specializzazione separata per il pronto soccorso? Ma come si fa a dire a un medico che dovrà passare la sua vita nei pronto soccorso, che sono un girone dell’inferno? Sul PNRR, perché siamo molto preoccupati dai ritardi nella spesa e dal modello che il governo vuole mettere in atto: noi crediamo che serva prevedere un incentivo importante per il personale da assumere nelle strutture che verranno realizzate. Insomma, le sfide che abbiamo davanti sono molte, ma penso che la sanità sia davvero il pilastro su cui bisogna costruire una coesione sociale che sia sempre più forte e che invece in questo momento storico è particolarmente lacerata” conclude Castellone.