11 dicembre -
“Anche quest’anno il rapporto PIT Salute di Cittadinanzattiva fornisce elementi preziosi per comprendere quali sono le aree critiche del Servizio Sanitario nazionale e dove si concentrano i disagi per i cittadini, in termini di mancato accesso alle cure, di maggiori costi ma anche di tempo sottratto alla vita lavorativa e e di relazione. Osservo poi che giustamente il rapporto mette l’accento su un sistema che è ancora troppo burocratizzato, dove le procedure sono complicate se non farraginose ed è ancora assente l’effetto delle tecnologie informatiche che hanno invece rivoluzionato la vita di tutti giorni in fatto di comunicazione e trasmissione di dati, informazioni e documenti”, commenta così il nuovo Rapporto Pit Salute presentato oggi, il presidente della Fofi
Andrea Mandelli.
“Quella dell’eccessiva burocratizzazione è un aspetto che spesso vanifica e mortifica l’attività dei professionisti della salute ed esaspera i problemi del paziente e del caregiver – ha aggiunto Mandelli - in particolare in situazioni già molto critiche come quelle di coloro che devono richiedere il riconoscimento dell’invalidità o l’indennità di accompagnamento”.
“Investire in questo ambito darebbe un contributo importante anche allo sviluppo dell’assistenza sul territorio, che è la via maestra per migliorare e rendere sempre più efficace la rete assistenziale in tutto il paese. Credo sia sempre più urgente trovare una risposta a questa criticità che vede il cittadino prigioniero della burocrazia e, come abbiamo rappresentato al Ministro Roberto Speranza, siamo pronti a offrire il nostro contributo per trovare risposte efficaci”, ha concluso il presidente della Fofi.