11 dicembre -
“Sono lamentele giuste, che condivido, su cui dobbiamo assolutamente lavorare”. Risponde così il ministro della Salute,
Roberto Speranza, interpellato oggi a Roma dai giornalisti sulle tre principali criticità in sanità (liste d'attesa, ticket ed intramoenia) segnalate dai circa 21mila cittadini italiani che si sono rivolti al servizio di tutela di Cittadinanzattiva, a margine della presentazione del XXII Rapporto Pit Salute dell'associazione. “Penso che le sollecitazioni che arrivano dalle associazioni, che promuovono la partecipazione dei cittadini- ha proseguito Speranza- vadano assolutamente nella direzione giusta e sono degne di essere sostenute”.
Ma secondo il ministro qualche “prima risposta l'abbiamo data- ha sottolineato- come per esempio l'abolizione del superticket, che è in vigore dal primo settembre e consentirà a tutti di non pagare i dieci euro, che erano una vera e propria diga all'accesso. Stiamo poi ricominciando a reinvestire sul Servizio sanitario nazionale, con 2 miliardi in più sul fondo e 2 miliardi sull'edilizia. Abbiamo anche finalmente alzato in maniera significativa i tetti che c'erano sulla spesa del personale. Insomma, siamo a lavoro per dare risposte a questi problemi”.
Per Speranza bisogna ricominciare a finanziare il Servizio sanitario nazionale “perché, se non lo si finanzia come si deve- ha aggiunto- le differenze regionali finiranno solo con l'aumentare e non con il ridursi. Per me questo è il primo punto. Poi è evidente che dobbiamo provare a sostenere in modo particolare i territori che sono rimasti più indietro, ma dentro un quadro di investimento complessivo sul sistema salute. Ed io credo che la legge di Bilancio, da questo punto di vista, dia un segnale significativo”.
Ci sono dunque in ballo una serie di provvedimenti, che dal punto di vista del ministro della Salute “vanno nella direzione giusta. Non c’è la bacchetta magica e i problemi restano. Ma le indicazioni che fanno oggi le associazioni, in particolare Cittadinanzattiva, le dobbiamo ascoltare con la massima attenzione. Però ripeto: siamo a lavoro e siamo ottimisti che si possano dare risposte utili”, ha concluso.