22 novembre -
“È importante che la Medicina di Genere approfondisca oggi i diversi modi in cui uomini e donne affrontano la malattia: perché solo così saremo in grado di ottimizzare la diagnosi, le terapie e la consistenza d'uso, cioè il dato obiettivo di quanto il paziente aderisca al progetto terapeutico stabilito dal medico”.
Dorina Bianchi lamenta i ritardi che ha avuto in Italia la medicina di genere, ma è convinta che le cose stiano cambiando: “sta maturando una nuova sensibilità e, anche sulla base delle indicazioni che provengono dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (e, in Italia, da Istituto Superiore di Sanità e Aifa), sulla differenza di genere in medicina si va concentrando un’attenzione crescente”.