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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Vecchietti (Rbm Salute): “La nostra vocazione è la prevenzione, che potrebbe far risparmiare al Ssn fino a 12 mld in 20 anni”

20 giugno - "Gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo importante nella tutela della salute dei cittadini. Il contributo degli integratori a livello medico è determinato dal fatto che nell’82,4% dei casi il loro utilizzo sia consigliato direttamente dai medici, i quali trasmettono ai cittadini la convinzione che questi prodotti siano funzionali alla prevenzione e alla tutela della buona salute. Bisogna però ricordare che i soli integratori non prescindono dalla condotta di uno stile di vita sano: è importante infatti avere un’alimentazione adeguata e svolgere la giusta attività fisica quotidiana”. Lo ha affermato Marco Vecchietti, amministratore delegato e direttore generale di RBM Assicurazione Salute, intervendo nel corso del focus “Le prospettive del welfare ed il ruolo dell’integratore alimentare”-

“Investendo maggiormente sulla prevenzione è possibile conseguire – spiega Vecchietti -, in uno scenario tendenziale a 20 anni (2045) fino a 12 miliardi di risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale pari a quasi il 30% della spesa dedicata ai servizi sanitari. Ritengo sia importante anche considerare gli effetti benefici sulla spesa pubblica generabile attraverso un differimento nel tempo dell’insorgenza di alcune delle patologie principali. Al riguardo si stima che un ritardo dell’insorgenza delle patologie di 10 anni potrebbe equivalere ad una riduzione dei relativi costi che potrebbe gradualmente raggiungere il 40% della loro entità. Ad un maggior ricorso alla Spesa Sanitaria Privata corrisponde anche un miglior stato di Salute”.

Vecchiatti ha quindi ricordato come nell’ultimo anno le Forme Sanitarie Integrative hanno gestito approssimativamente 1 milione di Protocolli di Prevenzione con un investimento complessivo di poco meno di 500 milioni (il 10,13% della spesa sanitaria privata intermediata). “Si tratta di più della metà degli investimenti attualmente dedicati dal Servizio Sanitario Nazionale, finora il Sistema Pubblico non ha prestato particolare attenzione al ruolo delle Forme Sanitarie Integrative in questo campo (un terzo delle ASL, anzi, dichiara di ignorarne del tutto l’esistenza), perdendo probabilmente alcune opportunità. Con l’ultima stesura del Decreto Sacconi la prevenzione è stata eliminata dal novero delle c.d. “prestazioni vincolate” ovvero quelle prestazioni che garantiscono l’ottenimento dei benefici fiscali sui premi/contributi versati alle Forme Sanitarie Integrative”.

RBM Assicurazione Salute conferma, quindi, la sua vocazione all’innovazione con una particolare attenzione verso le politiche sanitarie legate alla prevenzione e ai corretti stili di vita: qualche mese fa, a gennaio, ha lanciato sul mercato “VivaLaSalute!”, il primo prodotto assicurativo che rimborsa le spese per mantenersi in buona salute. Prevenzione, Attività Fisica, Buona alimentazione e Benessere Psicologico sono le innovative aree di copertura proposte da questo prodotto assicurativo. “Il tutto affiancato da un pool di specialisti sempre a disposizione dell’assicurato per pianificare controlli di diagnosi precoce personalizzati, piani nutrizionali su misura, organizzazione di un’attività sportiva adeguata, assicurando anche consigli per un riposo di qualità ed agevolazioni per un tempo libero coerente con le proprie passioni. Compreso nel pacchetto, dunque, anche il rimborso sulle spese sostenute per l’acquisto degli integratori alimentari come propoli, vitamine b e c, magnesio, potassio ecc”, ricorda Rbm Salute.

“VivaLaSalute! rappresenta un importante tassello per poter rivoluzionare l’attuale settore dei Fondi e delle polizze sanitarie riposizionando gli ambiti di operatività dei nostri prodotti dal rimborso delle cure al finanziamento di quelle spese necessarie a vivere ogni giorno una vita più sana – conclude Vecchietti –. Tra i suoi obiettivi, RBM Assicurazione Salute ha quello di integrare le tutele del Servizio Sanitario Nazionale, agevolando coloro i quali scelgono di adottare stili di vita sani e soddisfare i nuovi bisogni di Salute degli italiani, garantendo loro non solo di vivere più a lungo, ma di farlo nel migliore dei modi”.
20 giugno 2019
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