11 giugno -
“Il finanziamento della sanità non dev’essere un balletto ma una certezza perché dobbiamo programmare”. Il Ministro della Salute Giulia Grillo non usa mezzi termini, durante la presentazione del 4° Rapporto Gimbe al Senato, per ribadire la sua contrarietà ad ogni ipotesi di tagli dopo le aspre polemiche della scorsa settimana per la clausola finanziaria apparsa nella bozza del Patto per la Salute.
“La clausola è irricevibile politicamente e, come ha già evidenziato qualcuno, ha profili di incostituzionalità. Era già presente nel precedente Patto per la Salute, ma se continuiamo a metterla chiudiamo il Servizio Sanitari Nazionale. Vorrei un Patto per la Salute dove non vi sia questa clausola, altrimenti è un `patto della non salute´. Non ho avuto ancora contatti con il Mef. Ho fatto un appello politico in tal senso e so che c'è una sensibilità forte da parte del ministro dell'Economia su questi temi”.
E poi conferma: "Se ci saranno i tagli darò le mie dimissioni". “Troppe volte - ha precisato - sulla nostra pelle abbiamo subito balletti di cifre, cambiano ogni anno tra legge di bilancio, Def, aggiornamento al Def”. Per il Ministro “sarebbe una grande conquista della politica e della società se vi fosse uno schema in base al quale l'aumento del fondo fosse fisso: altrimenti come facciamo a fare programmazione se non abbiamo risorse certe? È un ossimoro, le due cose insieme non possono andare”.
In questo senso per Grillo è fondamentale “che la politica apra una riflessione su questo, certo non accadrà domani ma se nessuno pone il tema non ci sarà neanche possibilità di risolverlo”.
Il Ministro è tornata poi a parlare del Patto per la Salute i cui lavori saranno chiusi “sicuramente entro il mese di agosto”. E per renderlo più aperto ai vari attori del comparto Grillo ha ribadito come vi saranno degli “incontri per chiudere il Patto per la Salute che ricominceranno a partire da lunedì a tamburo battente. Le idee sono chiare dobbiamo decidere punti realistici da portare avanti a cui dare la priorità”.
Davanti ai giornalisti poi Grillo ha risposto alle ipotesi di rimpasto nel Governo che vedono il suo nome tra i principali indiziati a lasciare. “Non dovete chiederlo a me, io sto lavorando al massimo di capacità e possibilità. Non sono un politologo posso solo dire che sto lavorando e lavorerò con lo stesso impegno ieri, oggi e domani”
“Adesso – ha concluso - è un momento delicato dove dobbiamo essere uniti per il salvataggio del Ssn. Solo da una coralità d’intenti possiamo salvare il Ssn”.
C’è una volontà trasversale di mantenere in piedi il nostro sistema universalistico. Va finanziato con fondi certi e non balletti di cifre che cambiano ogni anno. Altrimenti è impossibile fare programmazione sanitaria. Chiedo unità di intenti che vada al di là delle dichiarazioni pic.twitter.com/1uPClTT0Cy— Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) June 11, 2019
Non abbiamo sottratto un euro dal finanziamento previsto dalla Legge di bilancio. E' un risultato segno di grande determinazione. Perché il nostro #Ssn non si difende solo a parole ma con i fatti. Bisogna investire sulla sanità e fare un grande lavoro sulle risorse umane. @GIMBEpic.twitter.com/xDkOjaoWSF— Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) June 11, 2019