19 febbraio -
"È indispensabile ridurre il divario Nord-Sud e standardizzare il livello e la qualità delle prestazioni sanitarie nelle regioni. I dati dell'Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane certificano quanto Acoi segnala da anni: l'esistenza di venti, anzi ventuno, diversi sistemi sanitari in Italia e una inaccettabile differenza nell'accesso a cure di qualità con conseguente esplosione del 'turismo sanitario. Sarebbe determinante e ne stiamo discutendo da anni, riformare il Titolo V della Costituzione, maggiore causa di sprechi e inefficienze, di mancata crescita e standardizzazione dell’accesso alle cure su tutto il territorio. Auspichiamo che il nuovo governo e il nuovo parlamento rispondano all’alert inviato dai pazienti, dalle società scientifiche, dalle professioni sanitarie, facilitando finalmente un percorso virtuoso che permetta alla nostra sanità di essere sostenibile, ai nostri professionisti di formarsi e crescere correttamente e ai pazienti di avere un corretto accesso alle cure a tutte le latitudini del nostro territorio”. Lo afferma il presidente Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) Pierluigi Marini.
19 febbraio 2018
© QS Edizioni - Riproduzione riservata