L'EMA, dopo Pfizer ha iniziato a valutare una domanda per l'uso di una dose di richiamo di Spikevax (vaccino COVID-19 di Moderna) da somministrare almeno 6 mesi dopo la seconda dose in persone di età pari o superiore a 12 anni.
Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'EMA effettuerà una valutazione accelerata dei dati presentati dalla società che commercializza Spikevax (Moderna), compresi i risultati di uno studio clinico in corso.
Sulla base di questa revisione, il CHMP raccomanderà se gli aggiornamenti alle informazioni sul prodotto sono appropriati. L'EMA comunicherà l'esito della valutazione a tempo debito.
Mentre questa valutazione è in corso, l'EMA e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) hanno evidenziato la loro posizione in merito alla necessità di dosi aggiuntive e di richiamo dei vaccini COVID-19 in una comunicazione separata. Sebbene l'EMA e l'ECDC non considerino urgente la necessità di dosi di richiamo del vaccino COVID-19 nella popolazione generale, l'EMA sta “valutando la domanda per garantire che siano disponibili prove a sostegno di ulteriori dosi, se necessario”.
“La consulenza – ribadisce Ema - su come somministrare le vaccinazioni rimane prerogativa dei gruppi consultivi tecnici nazionali sull'immunizzazione che guidano le campagne di vaccinazione in ciascuno Stato membro dell'UE. Mentre l'EMA valuta i dati pertinenti, gli Stati membri possono già prendere in considerazione piani preparatori per la somministrazione di richiami e dosi aggiuntive”.