In Italia il 14-15 giugno l’evento globale della Giornata Mondiale del donatore di sangue: tutte le iniziative in campo
26 maggio - “Give Blood and Keep the World Beating” è lo slogan scelto per l’evento che sarà trasmesso in tutto il mondo. Le iniziative messe in campo dal ministero della Salute attraverso il Centro Nazionale Sangue e dalle Associazioni e Federazioni dei donatori sono state presentate oggi all’Auditorium di Lungotevere Ripa. Il 14 giugno il Colosseo si illuminerà di rosso. Nel 2020 garantita in Italia l’autosufficienza per il sangue, ma calano i donatori
L’Italia è pronta a scendere in pista per il World Blood Donor Day, la giornata mondiale dedicata ai donatori di sangue istituita dall’Oms, che si celebrerà nel nostro paese il 14-15 giugno. “Give blood and keep the world beating” lo slogan scelto per questo evento globale che, dopo il rinvio dell’edizione 2020 a causa del Covid, si appresta ad essere ospitato in modalità virtuale dall’Auditorium di Roma.
Le iniziative messe in campo dal ministero della Salute attraverso il Centro Nazionale Sangue e dalle Associazioni e Federazioni dei donatori sono state presentate oggi durante una conferenza stampa nell’Auditorium di Lungotevere Ripa, insieme ai numeri del sistema sangue italiano del 2020.
La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue è stata istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si celebra in tutto il mondo il 14 giugno, giorno della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co-scopritore del fattore Rh. A promuoverla, oltre all’Oms, l’Isbt, l’associazione internazionale che riunisce gli specialisti in medicina trasfusionale, la Fiods, la Federazione che raccoglie le organizzazioni di volontariato del sangue, e la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L’organizzazione dell’edizione 2021 ha visto una stretta collaborazione tra il Ministero della Salute, il Centro Nazionale Sangue e il Civis la sigla che raccoglie le principali associazioni italiane di donatori (Avis, Fidas, Fratres, Croce Rossa), con la collaborazione di DonatoriNati, l’associazione dei donatori della Polizia di Stato. La giornata sarà inoltre preceduta da una serie di iniziative ‘Road to Wbdd2021’, che con un hackaton e una serie di webinar coinvolgeremmo i giovani per sensibilizzarli sulle tematiche della giornata.
“Penso che la donazione di sangue sia un atto straordinario, che consente ogni giorno a questa macchina del servizio sanitario di funzionare, di essere all’altezza – ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza in un videomessaggio di saluto – l’Italia prova ad investire con ogni energia, ma abbiamo sempre più bisogno di persone che facciano la propria parte, di donne e uomini che decidano di dedicare un pezzo del proprio tempo, e di dare un po’ del proprio sangue a una causa che è una causa giusta e importante. Lavoreremo per organizzare sempre al meglio le nostre reti, ma abbiamo bisogno chiaramente del consenso e della vicinanza di tantissime persone. Voglio ringraziarle tutte, proprio in vista di queste giornate, voglio ringraziare tutti coloro che decidono di donare il sangue perché è un atto giusto, bello e che consente di far funzionare davvero il nostro Ssn. Ci prepariamo a queste due giornate con lo spirito giusto, consapevoli di questa fase così difficile che abbiamo affrontato e che oggi possiamo affrontare con maggiore fiducia soprattutto grazie alla presenza dei vaccini e grazie a un quadro epidemiologico che è più incoraggiante rispetto alle settimane precedenti”.
“Sono felice di vedere che i giovani sono il focus del World Blood Donor Day di quest’anno – ha affermato il Direttore Generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un messaggio – i giovani hanno sofferto immensamente durante questa pandemia, ma hanno mostrato una incredibile resilienza e la capacità di adattarsi. Molti donatori di sangue nel mondo sono giovani ed è il momento di riconoscere il loro contributo incredibile alla salute delle loro comunità. Donando sangue salvano vite. Quindi un grande ringraziamento a tutti i giovani donatori di sangue di oggi e di domani. Give blood, keep the world beating”.
“Nell’ultimo anno e mezzo il mondo è cambiato velocemente – ha dichiarato il Coordinatore pro-tempore Civis, Paolo Monorchio – sotto tanti punti di vista e in un modo che mai avremmo potuto immaginare prima, eppure non è cambiato affatto l’impegno delle Associazioni del dono nel tutelare il Sistema Trasfusionale italiano, ma soprattutto la salute dei pazienti che necessitano di terapie trasfusionali. Le associazioni del Civis hanno proseguito il loro impegno con più forza, gettando il cuore oltre l’ostacolo, stimolando ed incentivando la donazione di sangue e plasma. La Giornata mondiale è, dunque, l’occasione per ringraziare i Donatori, Volontari ed Associati, per la disponibilità anonima e gratuita di contribuire con un gesto di amore a garantire la salute di tutti i cittadini. Il mondo del Volontariato è passione che si trasforma in azione concreta per aiutare chi ha più bisogno”.
Le celebrazioni, dal villaggio virtuale al concerto di Anggun e della Banda della Polizia di Stato.
Ma vediamo quali saranno le fasi principali delle celebrazioni. Il 14 giugno verrà inaugurato il Villaggio virtuale dei donatori, che replicherà anche nell’aspetto quello ‘fisico’ inizialmente previsto. Per i due giorni dell’evento sarà disponibile infatti uno spazio accogliente dove reperire, grazie agli stand virtuali delle associazioni di donatori e pazienti e delle istituzioni, informazioni sul mondo della donazione volontaria e non retribuita e sull’impatto che ha sulle vite di molti pazienti.
Sempre il 14 ci sarà l’evento istituzionale, che vedrà protagonisti per ricordare l’importanza della donazione le massime autorità istituzionali italiane, i vertici dell’Oms e degli altri enti promotori. È prevista la presenza fra gli altri del ministro della Salute Roberto Speranza, del segretario generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, oltre a messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Sua Santità Papa Francesco.
Dopo l’evento istituzionale, in collegamento con il palco dell’Auditorium di Roma verranno trasmesse le esibizioni di artisti e cantanti, per ricordarci che basta un semplice dono per fare sì che il cuore del mondo continui a scandire il suo ritmo. Si esibiranno la cantautrice franco-indonesiana Anggun, la Banda della Polizia di Stato, Ron e la cantante e influencer Cecilia Cantarano. E ancora, sempre il 14 alle 21 per celebrare la giornata il Colosseo verrà illuminato di rosso.
Il 15 giugno, la gestione dei donatori e della risorsa sangue e le insidie rappresentate da un’emergenza tanto globale quanto imprevista come la pandemia di Covid-19 saranno alcuni dei temi trattati nell’incontro che riunirà esponenti della comunità scientifica di cinque continenti, chiamati a confrontare le loro esperienze sul campo per fronteggiare una sfida che accomuna tutto il mondo.
La campagna, ‘Keep the World Beating’. Il video che l’Oms utilizzerà per promuovere la giornata mondiale è stato realizzato dall’artista Margherita Premuroso. L’importanza della donazione del sangue è resa attraverso un linguaggio semplice e coinvolgente come quello della musica, ispirata dallo slogan scelto per quest’anno. Il video e una serie di materiali saranno oggetto di una campagna social nei giorni precedenti il 14 giugno, che culminerà con una serie di appelli di influencer italiani e internazionali.
Nel 2020 garantita in Italia l’autosufficienza per il sangue, ma calano i donatori.
Nel corso della conferenza stampa Vincenzo De Angelis, direttore del Cns ha presentato i dati del monitoraggio del Cns, pubblicato in occasione del Wbdd. Il sistema trasfusionale italiano ha retto all’epidemia di Covid, anche se continuano i segni di ‘logoramento’ visti negli ultimi anni, con un calo sia dei donatori totali che di quelli nuovi, con l’unico segno ‘più’ per i donatori in aferesi, probabilmente per effetto delle campagne sul plasma iperimmune.
I donatori totali nel 2020 sono stati 1.626.506, in calo del 3,4% rispetto al 2019. I nuovi donatori sono stati 355174, in calo del 2,0%. Aumentano i donatori in aferesi, quelli cioè che donano plasma o singoli componenti del sangue, che nel 2020 sono stati 217.638 (+7,5%).
Le donazioni sono state quasi 2,9 milioni, di cui 2,5 milioni di sangue intero e il resto in aferesi. Ogni donatore in media effettua 1,8 donazioni l’anno. Sono in calo i pazienti trasfusi, 638mila contro 603mila, e le trasfusioni totali sono state 2,8 milioni contro 2,9 milioni del 2019. Il sistema ha permesso comunque di garantire oltre 5 trasfusioni al minuto ai pazienti. Continua a salire l’età media dei donatori, con un calo di quelli tra 18 e 25 ani, scesi sotto i 200mila, e di quelli nelle fasce superiori fino a 45 anni, mentre aumentano quelli sopra questa età.
“Il sistema è riuscito, pur nell’emergenza pandemica, a mantenere l’autosufficienza per quanto riguarda i globuli rossi – ha commentato Vincenzo De Angelis – i numeri ci dicono però che l’invecchiamento della popolazione si sta riflettendo anche sui donatori, e occorre invertire il trend per continuare a garantire le trasfusioni, che ricordiamolo sono un Livello essenziale di assistenza per il Ssn”.