toggle menu
QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Cancro e Covid: un’accoppiata micidiale

di Umberto Tirelli
immagine 4 febbraio - Nel corso dell’attuale epidemia COVID-19 vi è stato già un aumento di mortalità per cancro (20% secondo uno studio dell’University College di Londra) soprattutto per ritardi diagnostici e terapeutici (chirurgia in particolare, che spesso necessita di una terapia intensiva che alle volte non è disponibile) per i tumori del colon-retto, della prostata, dei tumori del polmone e della mammella
Oggi, 4 febbraio 2021 si svolge la Giornata Mondiale contro il cancro dell’Unione per il Controllo Internazionale del Cancro (UICC) per sensibilizzare la popolazione mondiale sui problemi del cancro. Anche in Italia ogni anno, muoiono 180 mila persone di tumore, a fronte di 230 mila persone che muoiono di malattie cardiovascolari e di circa 90 mila persone che muoiono di Covid.
 
Nell’anno passato 377 mila sono state le nuove diagnosi di cancro, con circa 1000 persone al giorno che ricevono una diagnosi di cancro, metà dei quali è destinata fortunatamente a guarire. I tumori della mammella sono al primo posto con 55 mila casi, seguiti dai tumori del colon-retto con 44 mila casi, del polmone con 40 mila casi, della prostata con 36 mila casi e vescica con 25 mila casi.
 
In particolare va sottolineato che nel sesso femminile continua la preoccupante crescita del carcinoma del polmone legata all’abitudine del fumo di sigaretta mentre invece vi è un netto calo in entrambi i sessi dei tumori del colon-retto grazie all’efficacia dei programmi di screening.
 
La prevenzione dei tumori si basa essenzialmente su uno stile di vita sano, attività fisica costante, un’attenzione particolare all’alimentazione, peso nei limiti e assolutamente niente fumo.
 
Sia i tumori che il Covid-19 colpiscono prevalentemente le persone anziane anche a causa della fragilità e della senescenza immunologica di queste persone. I dati demografici dimostrano una escalation in relazione all’età sia per i tumori dove circa il 30% dei nuovi casi si verificano in persone con oltre 75 anni, che per il Covid19 dove il 90% dei morti ha un’età superiore agli 80 anni.
 
Nel corso dell’attuale epidemia COVID-19 vi è stato già un aumento di mortalità per cancro (20% secondo uno studio dell’University College di Londra) soprattutto per ritardi diagnostici e terapeutici (chirurgia in particolare, che spesso necessita di una terapia intensiva che alle volte non è disponibile) per i tumori del colon-retto, della prostata, dei tumori del polmone e della mammella.
 
Vi è anche un maggior rischio per i pazienti oncologici di contrarre il Covid-19, soprattutto i pazienti con tumore del polmone. I pazienti oncologici guariti o comunque fuori trattamento dovrebbero avere priorità per la vaccinazione anti-Covid.
 
Complessivamente comunque la mortalità per tumore è in calo in maniera significativa negli anni sia negli uomini che nelle donne e questo a causa di una diagnosi più precoce e per trattamenti sempre più efficaci, in particolare quelli personalizzati, biologici ed immunologici.
 
Oggi ci sono 3.500.000 persone in Italia che vivono con una diagnosi di tumore, 1.000.000 dei quali da considerarsi guariti cioè con la stessa spettanza di vita di quelli comparabili per età e sesso ma senza tumore.
 
Prof. Umberto Tirelli
Direttore della Clinica
Tirelli Medical Group di Pordenone
4 febbraio 2021
© QS Edizioni - Riproduzione riservata