(Reuters) – Il microbioma intestinale dei pazienti con colangite sclerosante primitiva (PSC) mostra importanti differenze funzionali rispetto a quello dei controlli sani (HCs). È quanto emerge da uno studio condotto dal Norwegian PSC Research Center presso l’Oslo University Hospital Rikshospitalet e pubblicato da Gastroenterology dal team guidato da Johannes R. Hov.
I soggetti con colangite sclerosante primitiva presentavano meno geni coinvolti nella sintesi delle vitamine B e degli aminoacidi a catena ramificata (BCAAs) e livelli sierici inferiori di vitamina B6 e BCAAs, che risultavano associati a una peggiore sopravvivenza libera da trapianto di fegato.
Gli autori dello studio hanno eseguito il sequenziamento metagenomico completo in due coorti di pazienti con colangite sclerosante primitiva per caratterizzare meglio le specie microbiche correlate alla malattia e identificare eventuali alterazioni nella funzione microbica.
Una coorte, proveniente dalla Norvegia, ha incluso 69 pazienti con colangite sclerosante primitiva e 38 controlli sani; un’altra, dalla Germania, era composta da 67 pazienti con questa patologia e da 120 controlli sani.
L’analisi generale ha incluso il DNA fecale di 136 pazienti con colangite sclerosante primitiva, il 58% dei quali aveva una malattia infiammatoria intestinale, 158 erano controlli sani e 93 pazienti presentavano malattia infiammatoria intestinale ma non colangite sclerosante primitiva.
Nel complesso, i pazienti con colangite sclerosante primitiva avevano un numero significativamente inferiore di geni microbici rispetto ai controlli sani. Il gruppo con questa patologia presentava una prevalenza aumentata della specie Clostridium e una riduzione di diverse altre specie, tra cui Eubacterium spp e Ruminococcus obeum. Vi erano nove specie con una prevalenza maggiore e cinque specie con una prevalenza minore nei soggetti con colangite sclerosante primitiva rispetto ai controlli sani.
Fonte: Gastroenterology
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)