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QS Edizioni - domenica 22 dicembre 2024

Scienza e Farmaci

Hiv/Aids. Iardino: “Bisogna tornare a parlarne e richiamare l’attenzione politica e sanitaria”

immagine 18 settembre - "Oggi infettivologi e virologi sono drammaticamente chiamati a concentrarsi su altro. Per questi motivi è ancor più importante di prima richiamare l’attenzione sul tema dell’Hiv in modo innovativo, propositivo e puntuale". Così la presidente della Fondazione The Bridge e storica rappresentante della lotta all'Aids in Italia, oggi nel corso di un workshop a Milano, proponendo poi di "inserire informazioni di clinici e pazienti per studio farmaci".
"Già prima dell'avvento della pandemia, l'Hiv faceva fatica a entrare nelle agende politiche regionali e nazionale. Oggi ancor di più, poiché l'attenzione politica e sanitaria è su altri temi: infettivologi e virologi sono drammaticamente chiamati a concentrarsi su altro. Per questi motivi è ancor più importante di prima richiamare l’attenzione sul tema dell’Hiv in modo innovativo, propositivo e puntuale".

Lo ha detto Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, nel corso del suo intervento introduttivo del workshop "Innovazione in Hiv, cosa significa?" in corso a Milano.

"Alla luce degli studi internazionali sul tema e allo stato dell’arte di Hiv e Aids nel nostro Paese - ha proseguito Iardino -, si è ritenuto utile dare un contributo all’elaborazione di un modello di analisi basato sui PROs che porti la discussione riguardo alle scelte strategiche sanitarie del prossimo futuro a un livello di analisi fondato su indicatori oggettivi e confrontabili. Le informazioni oggettive (dei clinici) e soggettive (del paziente) si devono integrare e completare vicendevolmente sia nella fase di cura che nel caso, eventuale, di partecipazione a uno studio clinico. I PROs possono essere rilevanti anche nel processo di realizzazione e di valutazione dei prodotti farmaceutici, poiché contengono le indicazioni fornite dai pazienti ai quali i prodotti terapeutici sono direttamente destinati".

"Già da qualche anno - ha continuato - la Fda ha pubblicato una guida sull’utilizzo dei PROs come strumento di accreditamento delle dichiarazioni stampate nelle etichette dei prodotti medici e farmaceutici. È auspicabile che ciò possa avvenire anche in Italia, per poter passare da un narrato qualitativo a una descrizione oggettiva rispetto a temi fondamentali quali ottimizzazione clinica, qualità della vita dei pazienti e crescita di aderenza alle cure con forti conseguenze sull'intera salute pubblica", ha concluso. 
18 settembre 2020
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