“Sono stati sviluppati numerosi strumenti digitali per facilitare il contact tracing e l'identificazione dei casi di Covid-19. Sono necessarie ulteriori prove sull'efficacia di questi sistemi e incoraggiamo i Paesi a raccoglierle mentre vengono impiegati e a fornirle tali come base della conoscenza globale”. A dirlo il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms),
Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra dove ha annunciato la presentazione di linee guida sul tema.
“Alcuni di questi sistemi - ha ricordato il Dg Oms - sono progettati per essere utilizzati dal personale sanitario pubblico. Altri sfruttano la tecnologia Gps o Bluetooth per identificare coloro che potrebbero essere stati esposti a una persona infetta. E altri ancora possono essere usati dalle persone per auto-denunciare segni e sintomi di Covid-19. Sottolineiamo però che gli strumenti digitali non sostituiscono la capacità umana necessaria per tracciare i contatti”.
Questi strumenti come le App “possono anche rappresentare una sfida per la privacy, portare a consigli medici sbagliati che derivano da sintomi auto-segnalati e potrebbero escludere coloro che non hanno accesso alle moderne tecnologie. A partire da domani - annuncia - l'Oms organizzerà una consultazione online per condividere l'esperienza tecnica e operativa anche in questo campo”.