“L'esperienza sul campo nella gestione dei pazienti con sindrome infettiva da COVID-19 evidenzia, quale dato clinico fondamentale, che per stabilire il momento più appropriato per l'inizio delle cure non va attesa la comparsa dell'insufficienza respiratoria acuta conclamata, che si manifesta con la percezione inquietante, da parte del soggetto che abbia contratto l'infezione, di difficoltà respiratoria, di angosciante sensazione, progressivamente evolutiva, di "fame d'aria" (dispnea)”. Lo afferma in una nota il Presidente nazionale SIS 118, Dott.
Mario Balzanelli.
“Quando il paziente lamenta dispnea i polmoni – evidenzia -, infatti, come documentano nella nostra esperienza le TC del torace effettuate al momento stesso dell'ingresso in ospedale, sono già ampiamente interessati dagli infiltrati infiammatori che rappresentano la base della polmonite virale da COVID-19 e quindi sono in una fase clinica obiettiva di maggiore gravità che, di conseguenza, pone il soggetto a più elevato rischio complessivo di mortalità”.
“La condizione di insufficienza respiratoria acuta va – ricorda - , quindi, rilevata nelle fasi cliniche assai precoci, quando le stesse non sono ancora avvertite soggettivamente, ma sono comunque evidenziate dalla precoce riduzione della quantità di ossigeno trasportata in circolo dai globuli rossi (desaturazione), mediante l'utilizzo di un semplice, minuscolo apparecchio che si posiziona, come una molletta, sul dito del paziente, denominato saturimetro, che consente l'immediata lettura dell'indice saturazione, permettendo alla Centrale Operativa 118, che andrebbe chiamata qualora la riduzione della saturazione scendesse sotto i limiti minimi previsti per le diverse fasce d'età e le varie eventuali patologie concomitanti, di poter effettuare una valutazione contestuale del dato rilevato la quale, a sua volta, possa anticipare, nei casi indicati, il prima possibile, la decisione di immediato ricovero ospedaliero”.
“Si otterrebbe – evidenzia -, in tal modo, una netta anticipazione dei ricoveri quando gli stessi si rendano necessari, iniziando precocemente le terapie e le probabilità di ricovero nelle terapie Intensive e soprattutto, riteniamo, si conseguirebbe una sostanziale riduzione della mortalità. Propongo, pertanto, al Ministro della Salute Roberto Speranza, atteso il numero impressionante di morti nel nostro Paese, di valutare, con massima urgenza, la strategia clinica di dotare di un saturimetro tutti i soggetti sottoposti al regime di isolamento domiciliare obbligatorio relato a COVID-19”.