A fronte di problemi di Sanità pubblica, "se continueranno dei comportamenti irresponsabili da parte dei cittadini, credo che l'ipotesi di utilizzare i militari potrebbe essere valutata". Lo ha sottolineato all'
Ansa il direttore Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità
Gianni Rezza, che ha inoltre affermato di "non essere contrario a misure più restrittive".
Le misure prese finora in Italia, rileva Rezza, "sono state molto coraggiose se confrontate con ciò che, invece, non si sta facendo nel resto d'Europa. Ci dovrebbe essere un accordo a livello europeo sulle misure da prendere ma, purtroppo, finora non c'è stato. È meglio qualche sacrificio in più ora - afferma - che causare un'onda epidemica rapida nel continente".
Quanto all'età dei pazienti con Covid-19, conclude l'esperto, "un paziente su 5 è under-30; questi casi hanno un andamento migliore dal punto di vista clinico, tuttavia casi di contagio tra i giovani sono cruciali per la generale trasmissione del virus. Da qui il richiamo forte a fare attenzione e stare a casa, esteso a tutti ed anche ai più giovani".