toggle menu
QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Scienza e Farmaci

Coronavirus. I casi superano i 10 mila, di cui 1.004 guariti e 631 decessi. Borrelli: “Non correre ad accaparrarsi generi alimentari”

immagine 10 marzo - Rispetto a ieri si registrano 977 casi in più (anche se il dato non è completo perché dalla Lombardia non sono arrivati tutti i dati). Il numero di contagiati (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni è il seguente: 4.427 i malati in Lombardia, 1.417 in Emilia Romagna, 783 in Veneto, 436 in Piemonte, 381 nelle Marche, 126 in Campania, 128 in Liguria, 260 in Toscana, 99 nel Lazio, 110 in Friuli Venezia Giulia, 60 in Sicilia, 55 in Puglia, 37 in Abruzzo, 33 nella Pa di Trento, 15 in Molise, 37 in Umbria, 38 in provincia di Bolzano, 11 in Calabria, 20 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta e 7 in Basilicata. IL REPORT - I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA
I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 10.149 (+977 rispetto), tra cui 1.004 persone guarite (+280 rispetto a ieri) e 631 deceduti (+168 rispetto a ieri). In tutto ad oggi sono stati effettuati 60.761 tamponi, dei quali oltre 40 mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
 
A tutt’oggi quindi le persone contagiate sono 8.514 (+529 rispetto a ieri), è quanto annunciato dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18 specificando però che dalla "Lombardia aspettiamo un aggiornamento, il dato non è completo in attesa di ricevere l'esito di ulteriori tamponi".
 
E in effetti rispetto ai dati diffusi ieri l'aumento dei casi da un giorno all'altro oggi appare molto meno evidente (tra l'8 e il 9 marzo si erano infatti avuti + 1.797 casi totali e + 1.598 casi tuttora positivi, esclusi quindi i decessi e i guariti) e il dato completo della Lombardia diventa quindi essenziale per capire se ci sia stato o meno un decremento nella curva ascendente dei contagi oppure se si è trattato semplicemente (come probabile) di un dato falzato dalla mancanza di segnalazioni dalla regione con più casi in assoluto.
 
In ogni caso ad oggi il numero di contagiati (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 4.427 i malati in Lombardia, 1.417 in Emilia Romagna, 783 in Veneto, 436 in Piemonte, 381 nelle Marche, 126 in Campania, 128 in Liguria, 260 in Toscana, 99 nel Lazio, 110 in Friuli Venezia Giulia, 60 in Sicilia, 55 in Puglia, 37 in Abruzzo, 33 nella Pa di Trento, 15 in Molise, 37 in Umbria, 38 in provincia di Bolzano, 11 in Calabria, 20 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta e 7 in Basilicata.
 
Le vittime sono 468 in Lombardia (135 in più di ieri), 85 in Emilia Romagna (+15), 26 in Veneto (+6), 13 nelle Marche (+3), 17 in Piemonte (+4), 8 in Liguria (+1), 6 nel Lazio (+1), 3 in Friuli Venezia Giulia (+2), 1 in Abruzzo e 3 in Puglia.
 
Le persone attualmente contagiate sono 8.514. I pazienti ricoverati con sintomi sono 5.038, 877 sono in terapia intensiva, mentre 2.599 si trovano in isolamento domiciliare.

“Non correre ad accaparrarsi generi alimentari, materiali per la pulizia e l'igiene, questo materiale ha un normale canale di approvvigionamento e diffusione. Le attività produttive non sono chiuse, la fornitura dei generi alimentari non è stata sospesa, non c'è alcuna ragione per correre all'accaparramento”, ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli che ha poi specificato come “nelle ultime 24 ore, la fascia 80-89 è stata quella più colpita per le morti legate al coronavirus. I decessi tra i 50-59 anni sono il 2%, tra i 60-69 anni sono l’8%, tra i 70-79 anni sono il 32%, tra gli 80-89 anni sono il 45% e dai 90 anni e più sono il 14%.
 
Borrelli ha poi informato che “stiamo acquistando e distribuiremo oltre 5mila ventilatori per le terapie intensive e ci sono anche quelli acquisiti da Consip: 2.264 ventilatori per la terapia intensiva e 1.654 ventilatori per la terapia sub intensiva. Saranno consegnati secondo scadenza tra 8 e 7 giorni e 16 e 45 giorni. Prosegue l'opera di potenziamento delle strutture regionali per le forniture di beni necessari alla cura della popolazione”.
 
Rispetto all’ipotesi circolata negli ultimi giorni di un nuovo super commissario Borrelli ha replicato: “Su questo credo che Conte sia stato chiaro, qui c'è un lavoro immane per la parte di acquisizione beni e servizi, questo centro di coordinamento è diventato un centro di raccolta delle esigenze di tutte le strutture del paese e delle Regioni, ringrazio Consip e Invitalia che ci affiancano. Ovviamente io sono sempre dell'avviso che ogni decisione che va a potenziare la struttura non può che essere la benvenuta, anche se credo stiamo fronteggiando in modo adeguato la situazione”.
 
Rispetto alla richiesta della Lombardia di tenere chiusi uffici e negozi il capo della Protezione civile ha detto che “v vagliata, considerata e valutata ma non ho elementi da fornire in proposito. Vedremo nei prossimi giorni”.
 
“Le misure adottate dal Governo sono coerenti con i 14 giorni stimati di incubazione del contagio”. Ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, spiegando che il tempo “per la comparsa dei primi sintomi è tra i 4 e i 7 giorni”. Per questo, ha ribadito che occorre evitare contatti ravvicinati: “Se un gruppo si incontra oggi e tra loro vi è un positivo, una parte significativa di quel gruppo potrebbe sviluppare sintomi entro domenica”. Secondo Brusaferro, infine, l'Iss ha registrato una percentuale di pazienti positivi al coronavirus tra i 5 e i 7 punti al di sotto dei 30 anni. 
 
Per quanto riguarda i tamponi Brusaferro ha detto che “è stata adottata l'indicazione di usarlo solamente sulle persone sintomatiche. Altre politiche sull'utilizzo dei tamponi non sono state esaminate. Ci sono esperienze a livello internazionale e diversi sviluppi tecnologici che verranno valutati e potranno essere presi in considerazione in futuro”.

  

 
10 marzo 2020
© QS Edizioni - Riproduzione riservata